Carla Baroni: Il vento va a intessere carole. Poesie d’amore
o quasi
Un libro di oltre 200
pag. in cui la poetessa intesse un discorso un po’ ironico e un po’ serioso su
un argomento (l’amore) sul quale si sono spesi una quantità innumerevole di
scrittori tanto che citarli tutti sarebbe un discorso lungo e noioso. Ma Carla
Baroni lo fa con la sua indomabile grinta, con il suo modus sribendi, e con la
sua simbiotica fusione di pathos e logos da lasciare di stucco. Il testo si
divide in due sezioni: Le serie e Le scherzose. Qui come prima cosa, non è
difficile intravedere la mano dell’artista, che con il suo inconfondibile
endecasillabo dà armonia e fluidità ad
uno scritto che scorre con energia verbale tenendoci avvinti alla lettura. Come
scrive il prefatore: “Tutti i brani di questa raccolta sono dotati di una
profonda musicalità e di un ritmo costante….”. Ma sarebbe riduttivo soffermarci
solo su questa caratteristica stilistica della Baroni. Spesso la scrittrice
alterna misure armoniche ad altre più brevi per dare respiro o per fare
risaltare il cuore di un certo verso che pone il dito sulla piaga:
Tu, che cercando vai
di persa giovinezza il
fil lucente,
dimmi gli ardenti baci
e i sensitivi
amplessi,
dimmi di ciò per cui
ogni cuor freme.
Non vedi il sole che già
il mare arrossa
di una sanguigna brace
e che la nebbia
stende un sudario opaco sulla terra
e la sabbia
ormai ghiaccia prende
riflessi strani?...
Non è difficile notare
come l’artista sappia giocare con i versi impiegando ora l’endecasillabo, ora
il settenario, ora il quaternario creando un movimento ondulatorio a reificare il senso variabile del sentimento
d’amore. Si può senz’altro affermare che la Baroni è maestra di stile e di
pathos e su questi temi ci dà lezione di prosodia e di tecnica versificatoria.
D’altronde noi abbiamo seguito il percorso di tale scrittrice, e abbiamo constatato come sappia concretizzare i contenuti in un andamento scritturale oggettivo per offrirci un prodotto di
grande valore artistico. Quindi
un’autrice versatile, proteiforme, in possesso dei ferri del mestiere con un
notevole contributo di creatività e di inventiva che la rende unica nel campo
della poetica.
Non è di certo
superfluo riportare un componimento scherzoso per offrire un quadro più
completo della sua produzione letteraria:
Lo zabaione fatto con tre uova
Da un po’ di tempo sei
un tantin moscietto.
Non valgon di
prosciutto più di un etto
lo zabaione fatto con
tre uova
e odori stimolanti
nell’alcova.
E se hai un’altra
dimmelo, amor mio,
che se è così
provvederò anch’io.
Un libro da gustare
con amore e da tenere in biblioteca come opera varia e personale da prendere ed
aprire per leggere poesie di raro talento ironico-umoristico.
Nazario Pardini
Mi trovo lontana..e non so se riuscirò a trovare il gustosissmo libro che Nazario,qui critico ancora più appassionato del solito,canta con spirito fresco e arguto. Carla è sempre formidabile e non solo nel verso ma in quel suo spirito unico e trino:ironico graffiante e involontariamente dolce. Complimenti e grazie. Edda dall'isola
RispondiEliminaL'esegesi del nostro magnifico Capitano annuncia un testo di rara originalità, che conferma le doti di Carla e ne dimostra la maturità artistica. La grinta, l'ironia e la capacità di viaggiare sui versi come pochi rappresentano un dato di fatto, ma in queste 200 pagine l'Autrice presenta le sfaccettature del suo carattere e del suo lirismo a cuore nudo. Come un prisma rivela tutte le luci che la rendono Artista completa e inimitabile. La conosco da molti anni e ho avuto l'onore di presentarla a Roma. Allora giocava sull'endecasillabo e creava gioielli di fattura straordinaria. Oggi il metro classico diviene arpa da suonare per dare voce a ogni nota. Incantevoli le liriche postate. L'umorismo le rende geniali. Mi complimento con questa Poetessa dotata di tanti strumenti linguistici e la abbraccio ammirata. Ovviamente il mio plauso va anche e soprattutto al suo amico e recensore che la presenta con tanta efficacia. Lo stringo forte e non finirò mai di ringraziarlo.
RispondiEliminaRICEVO E PUBBLICO
RispondiEliminaCarissime Edda e Maria, mi avete preceduto quando era mio dovere ringraziare immediatamente Nazario che mi accoglie sempre con tanta magnanimità sulla sua isola facendomi inoltre una bellissima recensione. Intenzionata come il nostro Capitano- come ormai da tutti è affettuosamente chiamato- a pubblicare tutto quello che ho scritto, mi sono trovata nella necessità di sfoltire tomi di poesie di oltre cinquecento pagine di quei testi che meglio si prestassero a essere raccolti a tema. Ecco quindi questa silloge che spazia dall'adolescenza ai giorni nostri: lo stesso Nazario ha scelto ad esempi una lirica scritta a quattordici, quindici anni e un calembour composto recentemente.
Sono quindi a ringraziare tutti e tre per l'affetto che mi dimostrate.
A Maria una precisazione: ci siamo viste più volte ad Abano- sede indimenticabile del Premio Voci- dove incontravo una quantità di amici.
Ancora grazie al magnifico trio
Carla Baroni
Questa silloge poetica di Carla Baroni, che attira anche per la veste editoriale, offre al lettore una miriade di momenti creativi mai ripetitivi, anzi policromatici, che avvincono il lettore per la loro freschezza, vivacità, profondità. E, naturalmente, per la bellezza delle intuizioni liriche, dove la penna di Carla rivela tutta intera la sua grazia e la sua indiscutibile versatilità.
RispondiEliminaCaro Pasquale, grazie. Anche tu sei fra i fedelissimi che un commento me lo regalano sempre. D'altronde tu hai letto il libro e puoi giudicarlo con più cognizione di causa. Io stessa faccio fatica a scrivere qualcosa su un testo basandomi solo su una recensione anche se ottima. E allora infinite grazie a te che hai letto e di nuovo grazie a chi si è fidato di Nazario
RispondiEliminaCARLA