martedì 28 settembre 2021

SANDRO GROS-PIETRO: "LE FARFALLE DI PACIOLO, GENESI EDITRICE, 2021"

  •  Un tema plurale, composito, polivalente, dove amore, interesse, filosofia si completano in una diagnosi accurata e sentita. La narrazione si sviluppa in una forma dove logos e pathos si completano a favore di un contenuto ricco di problematiche, che rendono il romanzo attuale sia a livello scritturale che contenutistico; moderno e vicino a noi per vocabolario e intrighi umani. Qui, appunto, l’inseguimento della ricchezza va oltre il tempo e i valori umani. E non è difficile scorgervi un ossimorico gioco tra intensioni etiche e spinte materiali.      
  • Nazario Pardini 
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  • L’inseguimento della ricchezza va oltre il tempo e i valori umani
  • Il romanzo ha una struttura complessa: a capitoli rigorosamente alterni con titoli in italiano, nella Prima parte narra l’amicizia di Fax (Leonardo Giribaldi) e Dindo (Giorgio Galimberti) dall’adolescenza all’affermazione professionale e le varie reincarnazioni di Luca Paciolo – grazie al magico elisir avuto da Margherita Boninsegna, amante di Fra’ Dolcino, bruciato orrendamente sul rogo – dal Rinascimento all’Età dei lumi. Nella Seconda, coi titoli dei capitoli in prevalenza in inglese, racconta l’incontro all’Expo di Milano del 2015, con le sconvolgenti conseguenze, di Paciolo, giunto fino al XXI secolo,  con i due protagonisti e con le relative famiglie. Parallelamente anche i tempi del racconto sono diversi: molto lunghi nella Prima parte, di qualche giorno nella Seconda, in cui, però, l’ultimo capitolo riassume gli anni del processo e la successiva nuova vita di Leonardo Giribaldi. Il Primo capitolo della Seconda parte fa da cerniera fra le due sezioni, passando dal fantascientifico alla piena attualità del post-capitalismo. L’ultimo, invece, capovolge tutta la vicenda narrata, dando una spiegazione scientifica ai fatti, attraverso la ricostruzione delle varie fasi processuali, che sanciscono l’infermità mentale di Leonardo.
  • Il titolo richiama le strane teorie di Paciolo, che a volte cadono o non sono prese in considerazione.
  • Sandro Gros-Pietro si muove con assoluta padronanza in questa cavalcata fra i vari secoli, rendendone con grande precisione il clima storico-sociale, ma soprattutto culturale, permettendo di cogliere in filigrana l’evoluzione del pensiero occidentale.
  • La lettura può avvenire, di conseguenza, secondo due prospettive: fantascientifica – per le vicende di Luca Paciolo – e realistica in relazione a quelle dei due amici. Alla luce dell’ultimo capitolo, però, può ritenersi un’invenzione di Leonardo Giribaldi, che scrive un diario – poi divenuto libro di successo – per salvarsi dall’accusa di duplice omicidio volontario.
  • C’è anche, tuttavia, una possibile terza lettura: ritenere la storia di Paciolo, e dei suoi epigoni del nostro tempo, come una metafora del progresso umano e del cammino percorso dal capitalismo, che si emancipa dall’iniziale tutela della Chiesa e non rispetta nessun valore morale pur di affermarsi.
  • Ciò significa che il libro richiede la continua partecipazione del lettore, che deve coglierne il più piccolo indizio, essendo costruito come un labirinto, del quale l’Autore non indica l’uscita.
  • Per la sapiente ricostruzione degli ambienti culturali in cui operano i personaggi, per gli inserti storico-sociologici molto pregnanti, per le citazioni precise dalle opere letterarie e filosofiche, e per i sottili rimandi e i collegamenti fra le due parti, Le farfalle di Paciolo è l’espressione compiuta di un intellettuale raffinato, che realizza il vecchio sogno di tanti studiosi: andare indietro nel tempo e incontrare persone straordinarie, che hanno lasciato un segno indelebile nel progresso del pensiero umano. È l’ulteriore aspetto di un romanzo affascinante, che nella parte finale dà una fotografia di quella che è l’odierna fase in cui siamo immersi. Basti pensare al fatto che Leonardo Giribaldi diventa uno scrittore di successo solo perché ha subito un processo penale a cui i media hanno dato grande risalto …
  • Alla spasmodica ricerca della ricchezza di Paciolo, di Leonardo Giribaldi e della Famiglia Hallestein si contrappone l’idealismo di Giorgio e della moglie Noemi, in grado di uscire da una grave crisi in nome del profondissimo sentimento che li lega, basato com’è su stima e ammirazione. Il rapporto fra Leonardo e Cecilia, invece, è frutto di calcoli economici e privo d’amore, per cui non regge allo tsunami rappresentato dall’apparizione di Paciolo, che li abbaglia con la prospettiva di una ricchezza infinita.
  • In tutta questa incandescente materia, Sandro Gros-Pietro si muove con assoluta maestria, servendosi di un linguaggio composito e ricco, perfettamente parallelo alla complessa struttura. Così al tipico idioma iniziale degli adolescenti fa da contraltare quello medievaleggiante dell’incontro fra Paciolo e Leonardo da Vinci, o quello filosofico dei capitoli successivi, con citazioni in latino, inglese e francese. Non è un pastiche fine a se stesso, ma una scelta linguistica che aiuta a rendere viva una determinata epoca. Alla fine, infatti, la lingua è quella tipica del XXI secolo, infarcita di tecnicismi, indispensabile per rendere il senso della vita odierna.

  • Angelo Piemontese

  • Sandro Gros-Pietro Le farfalle di Paciolo, Genesi Editrice, 2021, 251 pagine.pagine.

1 commento:

  1. Grazie, caro Angelo, e grazie al comune amico Nazario Pardini, non merito tanto, ma vi ringrazio entrambi di vivo cuore!
    Sandro Gros-Pietro

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