lunedì 4 giugno 2018

LUCIANO GENTILETTI: "LA CASA VUOTA"


LA CASA VUOTA

In un giardino secco, abbandonato,
un’altalena dondola nel vento,
si sente un cigolio, sembra un lamento,
un gemito che viene dal passato.

Il posto è triste, manca ogni fermento,
la gioia della vita lo ha lasciato,
che rimane di chi vi ha dimorato?
Una casa vuota... un camino spento.

Il tempo ci cancella dalla storia...
nulla  resiste... nulla vien salvato,
nessuno saprà mai quel che hai provato:
pianti segreti e gioia senza gloria.

Questa vita scompare nel mistero...
svanisce... come se non fosse nata,
rimane viva solo in chi l’ha amata
e le conserva un posto nel pensiero.

Luciano Gentiletti

(da: Antologia, Un attimo prima,  XX Edizione Premio Nazionale Mimesis di poesia)

1 commento:

  1. Luciano, eccellente poeta vernacolare, mostra di raggiungere vette altissime anche in lingua. Ricorre al metro classico, del quale è padrone e mostra che conoscere la metrica rappresenta sempre e comunque un valore aggiunto. I grandi della letteratura lo dimostrano, anche quelli che hanno poi scelto di esprimersi in versi liberi. Alludo a Poeti come Ungaretti, Luzi. il nostro caro Nazario e tanti altri. La poesia è contenuto profondo e musica. Se il canto non si innalza, come in questi versi,v'è qualcosa di monco nel lirismo. Mi piacerebbe aprire un dibattito su questo argomento, visto che i detrattori della metrica sono fin troppi. L'Autore dimostra che si può giungere a livelli di comunicazione profonda tramite la magia degli endecasillabi. E ci racconta di 'una casa vuota' che sembra metafora di tante dimore, di tanti sogni, di tante speranze... Ci illumina sul mistero che l'animava e che svanisce, come scompaiono, inevitabilmente, troppe cose passate o mal vissute. Ma negli ultimi versi, da eccellente funambolo dei pensieri e delle parole, rileva come l'opposizione possa essere vista dialetticamente, in quanto mette a fuoco quanto gli aspetti negativi si debbano guardare da un'angolazione positiva. Esistono i ricordi. Il bagaglio che ci rende ricchi, il pozzo dal quale ci è concesso attingere per trarre le energie necessarie ad affrontare il domani. Splendida, vera e lieve come spuma di mare. Ringrazio l'amico Luciano con tutto il cuore!
    Maria Rizzi

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