venerdì 23 novembre 2012

N. Pardini su "Diario di bordo" di R. Minissi


Riccardo Minissi. DIARIO DI BORDO.
Edizioni del Leone. Venezia. 2009. Pp. 184. € 15,00

Riccardo Minissi, nel suo DIARIO DI BORDO, ci prende per mano e con spirito odissaico ci conduce nei luoghi più disparati del mondo, rivivendoli  egli stesso e facendoceli vivere con sentimento ora ironico, ora romantico, ora nostalgico, ma pur sempre estremamente realistico. Ed oltre a farci viaggiare fra panorami e tradizioni di popoli diversi, ci coinvolge, anche, su problemi sociali storici ed attuali; su tragedie che l’umanità ha dovuto subire e subisce tuttora a causa di regimi dittatoriali, per ragioni sociali, e per  indigenze di meridioni verso cui le società opulente volgono raramente lo sguardo. Un viaggio ricco di cultura che il nostro capitano di bordo ci fa intraprendere pieno di entusiasmo, lasciandoci l’animo curioso e predisposto a nuove sorprese. La silloge, segnata da un dire estremamente comunicativo e  scevro da orpelli stilistico-figurativi, che spesso stanno a mascherare vuoti di percorso,  ci trasmette sia la forte passione  del viaggio che un irriducibile speranza per un mondo migliore e più rispettoso della bellezza. È così che si passa con facilità interpretativa e con emozionante partecipazione da poesie di largo respiro poanico-descrittivo ad altre di intensa vicissitudine umana; da SUD “dove si concentrano/ i problemi del nuovo millennio”; alla storica Bisanzio dove “È ora di ripristinare il colloquio/… / fra l’Impero d’Oriente e/ l’Impero d’Occidente…”;  a Free Time dove l’amore si fa messaggero di vita e di liberazione “Regalami ore/ di sesso e di amore/ per farmi scoppiare/ il cuore dall’emozione,/ aiutami a liberare la mente…”; a Carnevale dove “Ti ho immaginata/ in un costume del Settecento/ di dama nobile e riservata, /(…) / con un ventaglio/ che nascondeva la bellezza/ del tuo viso/ da misteriosi ammiratori,…”; alla suggestiva e baudelairiana visione degli Albatros “Grandi uccelli oceanici/ sugli sterminati mari australi,…”; fino a Bossanova, fra atmosfere esotiche e musiche brasiliane, e a INFORMAZIONE DIFFUSA, in cui si evidenziano i problemi del terzo mondo dove gli avanzi obsoleti delle società del consumo arrivano inaspettati fra popoli assediati dalla povertà e dall’analfabetismo. Un viaggio zeppo di panorami naturali, di estensioni oceaniche, di messaggi etico-sociali che ci rende partecipi. Una poesia libera e spaziosa, varia e rutilante, intensa ed arrivante che non di rado raggiunge momenti di piacevole ed armonioso lirismo.     

Nazario Pardini                        20/11/2012

1 commento:

  1. Caro Nazario la ringrazio della sua recensione intensa e entusiasmante che spazia sulle poesie interpretando in pieno lo spirito del libro che vuole rappresentare una panoramica delle tematiche attuali del mondo globalizzato. Gli echi del mondo e della sua vastità sono interpretati in modo poetico cercando di non fermarsi all'apparenza ma andando dritto al contenuto e allo spirito della vita moderna. Cordiali Saluti Riccardo Minissi

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