Le mie poesie spaziano su varie tematiche; poiché il tema principale dei miei libri è il viaggio e la globalizzazione, sarò coerente con questa tematica.
1 - "Carovane" è tratta da "Appunti di Viaggio" Edizioni del Leone 2007
2 - "Boccadasse" è tratta da "Immagini dal Mondo" Edizioni del Leone 2008
3 - "Bossanova" è tratta da "Diario di Bordo" Edizioni del Leone 2009
Aggiungo anche una poesia inedita intitolata "Anteprima"; dedicata alla danza classica, sta riscuotendo successo nei concorsi letterari.
ANTEPRIMA
Attraverso
i tuoi occhi
vedo
tecnici, montatori, customisti
che
si muovono compulsivamente
per
il palcoscenico per completare
gli
ultimi preparativi, il regista dà le ultime disposizioni
come
un direttore dei lavori, alle proprie maestranze,
prima
di una inaugurazione,
vorrei
essere lo specchio del tuo camerino,
per
impossessarmi della tua immagine
e
proiettarla dentro me stesso,
l’etoile
che guarda la sua bellezza e la sua grazia riflessi,
prima
dell’incontro con il pubblico,
il
viso dolce e intenso,
percorso
da una leggera tensione,
che
l’ultimo intervento sul trucco tende a smorzare,
un
leggero stress percorre tutte
le
linee del corpo avvolto
nell’elegante
costume di scena,con il cuore che batte forte
per
l’adrenalina dell’esordio ormai imminente,
la
mente ripassa con attenzione
le
coreografie principali del balletto,
si
alza e percorre con passo leggero da silenziosa silfide,
la
distanza che la separa dal palco,
dopo
un tempo che sembra infinito,
la
tenda di scena si apre, lo spettacolo inizia.
CAROVANE
La
nostra vita ormai assomiglia
al
lungo viaggio di una antica carovana
che
percorreva la via dell’Incenso,
fra
Oman e Giordania, fra Petra e Salalah,
portando
con sé la preziosa spezia,
estratta
dalla Boswellia Sacra,
imballata
in contenitori di fibre di palma,
sul
dorso di cammelli e dromedari,
per
viaggi che duravano un mese
con
poca acqua e poco cibo,
con
il senso impercettibile di passaggi
ormai
lontani nel tempo,
di
cui si conservano tracce appena
indovinate
nei pozzi d’acqua prosciugati,
nelle
gole di passaggio attraversate
da
ignoti viaggiatori,
e il senso dell’esistenza
il cui percorso si snoda
come i percorsi delle carovane dei Tuareg,
lentamente
per migliaia di chilometri,
in
cui panorami monotoni,
senza
sorprese, si alternano,
allo
splendore di rare verdi oasi
e
fonti d’acqua azzurra,
alla
vivacità di mercati multicolori,
improvvisati
nel deserto,
da
commercianti berberi,
al
dolore della siccità
e
della sabbia arida.
E
io come un osservatore
lontano
che ti pensa,
sentendo
in te
l’infelicità
latente,
mi
auguro che il ghibli
soffi
intensamente
spazzando
la tua tristezza momentanea,
per
sostituirla con una gioia solare.
BOSSANOVA
Musica
sottile e insinuante
che
dal Sud del mondo
evocativa
di spiagge
dalle
dune colorate di vegetazione
fluente
e rigogliosa,
con
falesie rosse a picco sul mare,
rocce
a forma di bottiglia,
dove
gli innamorati si siedono
al
tramonto,
quando
cala il caldo opprimente,
delfini
avvistati dalle scogliere
colonizzate
da coppie di amanti,
pittori
con le dita intrise di acquarelli
colorano
oggetti di ceramica.
Dopo
tanto mare
si
vedono territori coperti
da
canna da zucchero,
gestiti
da fazenderos di acciaio,
il
passato che ritorna con gli indios
dal
viso truccato rosso fuoco,
bimbi
che salgono sugli alberi
a
cogliere grosse olive saporose,
dopo
aver percorso piste fluviali infinite,
arrivando
davanti a coste trasparenti,
fino
al Rio Grande del Nord,
dove
si scoprono alberi da frutto
fra
i più grandi del mondo,
produttori
di centinaia di anacardi,
cibo
base della tradizione brasileira
nei
ritmi della notte carioca
del
ballo sfrenato,
capoeira
ballata dagli schiavi neri
del
secolo scorso,
fuggiti
dalla dalle piantagioni
e
rifugiati nella foresta profonda,
creatività
pura e modalità di vita
acrobazia
al suono di ritmi
ed
energia musicale,
cercando
la riscoperta con l’altro,
emotivamente
più coinvolgente
del
fitness con l’antica filosofia
del
Berimbau di Baden Powell
e
Vinicious De Moraes,
secondo
cui chi pratica la capoeira
quando
cade, cade bene,
per
chi dialoga è più facile rialzarsi,
con
il cuore che batte quasi con la vertigine
alla
riscoperta del ritmo travolgente,
della
forza, del movimento,
nel
mondo contemporaneo
che
sa preservare le sue tradizioni.
BOCCADASSE
Antico
borgo marinaro
davanti
all’entroterra di Genova,
il
cui nome deriva
dalla
forma a bocca d’asino,
della
stretta baia di mare,
che
si profila davanti,
alla
sinistra del quale
si
trova il capo di Santa Chiara,
con
in cima un elegante, piccolo castello,
mentre
sulla riva destra
i
pescatori tirano a secco le loro barche,
alla
fine di una faticosa giornata di lavoro.
Il
profilo delle antiche mura scheggiate,
intrise
di sale marino e
del
profumo del vento di Ponente,
appare
illuminato dai ricordi
di
antichi migranti,
che
in epoca lontana,
forse
ai primi del Novecento,
dopo
lunghe avventurose traversate,
su
malandate carrette,
piroscafi
di seconda mano,
sfidando
le irrequietezze
dell’Oceano
Atlantico,
arrivarono a Buenos Aires,
fondando
il quartiere della porta d’ingresso,
sulle
rive del fiume Raquielo,
chiamato
per assonanza Boca,
ora
ereditato dall’omonima squadra di calcio,
caratterizzato
dai “conventillo”,
antiche
abitazioni popolari,
con
i servizi e il cortile in comune,
in
cui vivevano più famiglie,
con
le finestre aperte perché
fra
spazio privato e spazio pubblico
non
esisteva confine.
In
questo modo tra terre lontane,
divise
da migliaia chilometri,
si
stabiliscono insospettabili connessioni,
improvvise
analogie,
risvegliate
dal racconto di antichi viaggi,
per
sfuggire alla povertà e all’indigenza,
che
spostavano e spostano ancora
milioni
di uomini,
senza
alcuna rete di protezione.
Nota
Bibliografica
Riccardo
Minissi è nato a Roma dove vive svolgendo la professione di ingegnere
informatico. Scrive poesie dal 1989 e ha partecipato a diversi concorsi per
letteratura inedita dove ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Fra i più significativi
: primo premio al concorso “Città di Lerici” (Lerici, 2002), quarto premio al
concorso “Il Cortile” (La Spezia 2000),
quarto premio al concorso “Anguillara Sabazia Città d’Arte” (Anguillara 2004).
A dicembre del 2004 ha pubblicato una raccolta
di poesie “Cronache del Nostro Tempo” (Il Filo Editore) con la quale ha vinto
il primo premio per la sezione poesia edita al concorso “S. Marco Città di
Venezia” (Venezia 2006).
A
febbraio 2007 ha pubblicato il libro di poesie “Appunti di Viaggio” Edizioni
del Leone curate dal poeta Paolo
Ruffilli con il quale ha conseguito diversi premi fra i quali : Premio della Giuria al concorso “Le Cinque Terre” organizzato dal
Circolo Culturale il Porticciolo (PortoVenere Maggio 2008), Premio della Giuria
al concorso “Via Francigena 2008” (Fidenza giugno 2008), secondo premio al
concorso “Città di Pompei 2008”. (Pompei settembre 2008), secondo premio al
concorso “Voci e Silenzi” organizzato dall’Associazione Culturale Selene
(Ragusa agosto 2008) .
Ad
aprile 2008 è uscito l’ultimo libro di poesie “Immagini dal Mondo” Edizioni del
Leone con la quale ha conseguito Premio Finalista al concorso “Settembre a
Milano” organizzato dall’Associazione Culturale l’Araldo del Borgo (Milano
Ottobre 2008), quarto premio al concorso “All’Italia” organizzato
dall’associazione Culturale Giacomo Leopardi
( Raggio Calabria gennaio 2009),
quarto premio al concorso “Memorial
Sparagna 2009” (Minturno (Latina)- dicembre 2008), Segnalazione d’Onore
Premio Clitunno 2009 organizzato dall’Associazione Amici dell’Umbria (Spoleto
dicembre 2008), Premio della Giuria al concorso “Via Francigena 2009” (Fidenza
giugno 2009), Menzione d’Onore concorso “Prato un tessuto una città” ( Prato
maggio 2009), primo premio al concorso Voci e Silenzi (Ragusa Ottobre 2009).
A
giugno 2009 è uscito l’ultimo libro “Diario di Bordo” Edizioni del Leone con il quale ha conseguito
i seguenti premi : Primo premio al concorso L.A.P.S Gran Gala dell’Amore (Tirrenia febbraio
2010), Terzo Premio al concorso Insieme nel Mondo (Savona settembre 2009),
Premio Finalista Memorial Sparagna (Dicembre Minturno 2009), Premio Finalista
XXVII Premio Firenze (Dicembre Firenze 2009), Menzione d’Onore Premio Firenze
Città d’Europa (Dicembre Firenze 2009), secondo premio al concorso Garcia
Lorca (Torino 25 aprile 2010), premio
della Giuria al concorso Città di Salò (Salò 11 aprile), terzo premio al
concorso S.Marco-Città di Venezia (Venezia 10 aprile 2010), Menzione d’Onore al
concorso Toscana in Poesia (Viareggio 9 maggio 2010), Premio Speciale al
concorso Prato un tessuto di Cultura (Prato 15 maggio 2010), Premio delle
Giuria al concorso “La Via Francigena” (Filetto (Massa) 20 giugno 2010),
Segnalazione d’onore al concorso S.Maria di Vecchiano (Pisa 25 settembre),
Secondo Premio al concorso Città di Lerici (Lerici, 12 settembre 2010), Premio Selezione Poesia Edita al concorso
Anguillara Sabazia (25 settembre 2010 Anguillara), Secondo premio sezione
poesia edita al premio Settembre a Milano organizzato dal circolo culturale
Araldo del Borgo (Milano dicembre 2011).
Email :
riccardo.minissi@tin.it
Come sono belle le poesie di viaggio di Riccardo Minissi! In Carovane ho ritrovato il senso ed il significato del mio viaggiare, la partecipazione non solo estetica, storica, turistica, ma umana, profonda, condivisa del viaggio.
RispondiElimina(“..il senso impercettibile di passaggi / ormai lontani nel tempo,
di cui si conservano tracce appena/ indovinate nei pozzi d’acqua prosciugati,
nelle gole di passaggio attraversate / da ignoti viaggiatori,…)
ho ritrovato soprattutto lo sguardo attento, profondamente umano nella sua intelligenza emotiva.
“(…E io come un osservatore /lontano che ti pensa,
sentendo in te / l’infelicità latente,...”)
Ma che emozione anche il vicino, il così vicino Boccadasse, che ci riconduce alla tragedia dell’uomo migrante, del nostro appena trascorso e già dimenticato passato:
“Il profilo delle antiche mura scheggiate,
intrise di sale marino e /del profumo del vento di Ponente,… illuminato dai ricordi …
insospettabili connessioni,/improvvise analogie,
risvegliate dal racconto di antichi viaggi,
per sfuggire alla povertà e all’indigenza,
che spostavano e spostano ancora
milioni di uomini,….”
A lui vorrei dedicare una mia poesia, scritta dopo aver letto una raccolta poetica di uno dei più grandi poeti contemporanei del nostro vicino Oriente:
Adonis- ( Ali Ahmad Said Esber)
Vivere a Parigi e sognare Damasco,
inseguire le parole e saper
danzare con la scrittura: la grafia
sinuosa, armoniosa, ritmica, lieve
disegno leggero, come la danza.
Una traccia per la conversazione:
una vera ricerca d’umanità:
visioni surreali, metafore
metafisiche, ricerca essenziale.
“Imparare l’alfabeto delle onde
per saper meglio leggere le sponde”,
vivere le stagioni della vita
confuse con l’eternità del tempo:
l’inverno con la sua solitudine,
l’estate con i suoi facili esodi,
l’autunno che si insinua ventoso
in ogni stagione, malvisto ospite.
Il vento che danza giammai firma
le lettere che scrive e non ricorda.
Messaggio di luce che mai riposa
e non ha ombre vane da indossare!
Adonis, il poeta, voce profonda,
cantore instancabile della vita
e dei suoi ritmi leggeri, sei gioioso
dialogo d’oriente e d’occidente.
M. Grazia Ferraris
*
Cara Maria Grazia, ti ringrazio per i tuoi giudizi. Consigliami un tuo libro, perché so che sei una poetessa affermata.
RispondiEliminaGrazie Riccardo