lunedì 5 novembre 2012

Poesie di Riccardo Minissi



Le mie poesie spaziano su varie tematiche; poiché il tema principale dei miei libri è il viaggio e la globalizzazione, sarò coerente con questa tematica. 
1 - "Carovane" è tratta da "Appunti di Viaggio" Edizioni del Leone 2007
2 - "Boccadasse" è tratta da "Immagini dal Mondo" Edizioni del Leone 2008
3 - "Bossanova" è tratta da "Diario di Bordo" Edizioni del Leone 2009
Aggiungo anche una poesia inedita intitolata "Anteprima"; dedicata alla danza classica, sta riscuotendo successo nei concorsi letterari.





ANTEPRIMA


Attraverso i tuoi occhi
vedo tecnici, montatori, customisti
che si muovono compulsivamente
per il palcoscenico per completare
gli ultimi preparativi, il regista dà le ultime disposizioni
come un direttore dei lavori, alle proprie maestranze,
prima di una inaugurazione,
vorrei essere lo specchio del tuo camerino,
per impossessarmi della tua immagine
e proiettarla dentro me stesso,
l’etoile che guarda la sua bellezza e la sua grazia riflessi,
prima dell’incontro con il pubblico,
il viso dolce e intenso,
percorso da una leggera tensione,
che l’ultimo intervento sul trucco tende a smorzare,
un leggero stress percorre tutte
le linee del corpo avvolto
nell’elegante costume di scena,con il cuore che batte forte
per l’adrenalina dell’esordio ormai imminente,
la mente ripassa con attenzione
le coreografie principali del balletto,
si alza e percorre con passo leggero da silenziosa silfide,
la distanza che la separa dal palco,
dopo un tempo che sembra infinito,
la tenda di scena si apre, lo spettacolo inizia.




CAROVANE


La nostra vita ormai assomiglia
al lungo viaggio di una antica carovana
che percorreva la via dell’Incenso,
fra Oman e Giordania,  fra Petra e Salalah,
portando con sé la preziosa spezia,
estratta dalla Boswellia Sacra,
imballata in contenitori di fibre di palma,
sul dorso di cammelli e dromedari,
per viaggi che duravano un mese
con poca acqua e poco cibo,
con il senso impercettibile di passaggi
ormai lontani nel  tempo,
di cui si conservano tracce appena
indovinate nei pozzi d’acqua prosciugati,
nelle gole di passaggio attraversate
da ignoti viaggiatori,
e il senso dell’esistenza
il cui percorso si snoda
come i percorsi delle carovane dei Tuareg,
attraverso le dune del Sahara africano,
lentamente per migliaia di chilometri,
in cui panorami monotoni,
senza sorprese, si alternano,
allo splendore di rare verdi  oasi
e fonti d’acqua azzurra,
alla vivacità di mercati multicolori,
improvvisati nel deserto,
da commercianti berberi,
al dolore della siccità
e della sabbia arida.
E io come un osservatore
lontano che ti pensa,
sentendo in te
l’infelicità latente,
mi auguro che il ghibli
soffi intensamente
spazzando la tua tristezza momentanea,
per sostituirla con una gioia solare.




BOSSANOVA


Musica sottile e insinuante
che dal Sud del mondo
lentamente sale nell’aria,
evocativa di spiagge
dalle dune colorate di vegetazione
fluente e rigogliosa,
con falesie rosse a picco sul mare,
rocce a forma di bottiglia,
dove gli innamorati si siedono
al tramonto,
quando cala il caldo opprimente,
delfini avvistati dalle scogliere
colonizzate da coppie di amanti,
pittori con le dita intrise di acquarelli
colorano oggetti di ceramica.
Dopo tanto mare
si vedono territori coperti
da canna da zucchero,
gestiti da fazenderos di acciaio,
il passato che ritorna con gli indios
dal viso truccato rosso fuoco,
bimbi che salgono sugli alberi
a cogliere grosse olive saporose,
dopo aver percorso piste fluviali infinite,
arrivando davanti a coste trasparenti,
fino al Rio Grande del Nord,
dove si scoprono alberi da frutto
fra i più grandi del mondo,
produttori di centinaia di anacardi,
cibo base della tradizione brasileira
nei ritmi della notte carioca
del ballo sfrenato,
capoeira ballata dagli schiavi neri
del secolo scorso,
fuggiti dalla dalle piantagioni
e rifugiati nella foresta profonda,
creatività pura e modalità di vita
acrobazia al suono di ritmi
ed energia musicale,
cercando la riscoperta con l’altro,
emotivamente più coinvolgente
del fitness con l’antica filosofia
del Berimbau di Baden Powell
e Vinicious De Moraes,
secondo cui chi pratica la capoeira
quando cade, cade bene,
per chi dialoga è più facile rialzarsi,
con il cuore che batte quasi con la vertigine
alla riscoperta del ritmo travolgente,
della forza, del movimento,
nel mondo contemporaneo
che sa preservare le sue tradizioni. 




BOCCADASSE


Antico borgo marinaro
davanti all’entroterra di Genova,
il cui nome deriva
dalla forma a bocca d’asino,
della stretta baia di mare,
che si profila davanti,
alla sinistra del quale
si trova il capo di Santa Chiara,
con in cima un elegante, piccolo castello,
mentre sulla riva destra
i pescatori tirano a secco le loro barche,
alla fine di una faticosa giornata di lavoro.
Il profilo delle antiche mura scheggiate,
intrise di sale marino e
del profumo del vento di Ponente,
appare illuminato dai ricordi
di antichi migranti,
che in epoca lontana,
forse ai primi del Novecento,
dopo lunghe avventurose traversate,
su malandate carrette,
piroscafi di seconda mano,
sfidando le irrequietezze
dell’Oceano Atlantico,
arrivarono  a Buenos Aires,
fondando il quartiere della porta d’ingresso,
sulle rive del fiume Raquielo,
chiamato per assonanza Boca,
ora ereditato dall’omonima squadra di calcio,
caratterizzato dai “conventillo”,
antiche abitazioni popolari,
con i servizi e il cortile in comune,
in cui vivevano più famiglie,
con le finestre aperte perché
fra spazio privato e spazio pubblico
non esisteva confine.
In questo modo tra terre lontane,
divise da migliaia chilometri,
si stabiliscono insospettabili connessioni,
improvvise analogie,
risvegliate dal racconto di antichi viaggi,
per sfuggire alla povertà e all’indigenza,
che spostavano e spostano ancora
milioni di uomini,
senza alcuna rete di protezione.




Nota Bibliografica                         


Riccardo Minissi è nato a Roma dove vive svolgendo la professione di ingegnere informatico. Scrive poesie dal 1989 e ha partecipato a diversi concorsi per letteratura inedita dove ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Fra i più significativi : primo premio al concorso “Città di Lerici” (Lerici, 2002), quarto premio al concorso “Il Cortile”  (La Spezia 2000), quarto premio al concorso “Anguillara Sabazia Città d’Arte” (Anguillara 2004).
 A dicembre del 2004 ha pubblicato una raccolta di poesie “Cronache del Nostro Tempo” (Il Filo Editore) con la quale ha vinto il primo premio per la sezione poesia edita al concorso “S. Marco Città di Venezia” (Venezia 2006).
A febbraio 2007 ha pubblicato il libro di poesie “Appunti di Viaggio” Edizioni del Leone curate dal poeta  Paolo Ruffilli con il quale ha conseguito diversi premi fra i quali :  Premio della Giuria  al concorso “Le Cinque Terre” organizzato dal Circolo Culturale il Porticciolo (PortoVenere Maggio 2008), Premio della Giuria al concorso “Via Francigena 2008” (Fidenza giugno 2008), secondo premio al concorso “Città di Pompei 2008”. (Pompei settembre 2008), secondo premio al concorso “Voci e Silenzi” organizzato dall’Associazione Culturale Selene (Ragusa agosto 2008) .
Ad aprile 2008 è uscito l’ultimo libro di poesie “Immagini dal Mondo” Edizioni del Leone con la quale ha conseguito Premio Finalista al concorso “Settembre a Milano” organizzato dall’Associazione Culturale l’Araldo del Borgo (Milano Ottobre 2008), quarto premio al concorso “All’Italia” organizzato dall’associazione Culturale Giacomo Leopardi                     ( Raggio Calabria gennaio 2009), quarto premio al concorso “Memorial  Sparagna 2009” (Minturno (Latina)- dicembre 2008), Segnalazione d’Onore Premio Clitunno 2009 organizzato dall’Associazione Amici dell’Umbria (Spoleto dicembre 2008), Premio della Giuria al concorso “Via Francigena 2009” (Fidenza giugno 2009),  Menzione d’Onore  concorso “Prato un tessuto una città” ( Prato maggio 2009), primo premio al concorso Voci e Silenzi (Ragusa Ottobre 2009).
A giugno 2009 è uscito l’ultimo libro “Diario di Bordo”  Edizioni del Leone con il quale ha conseguito i seguenti premi : Primo premio al concorso L.A.P.S  Gran Gala dell’Amore (Tirrenia febbraio 2010), Terzo Premio al concorso Insieme nel Mondo (Savona settembre 2009), Premio Finalista Memorial Sparagna (Dicembre Minturno 2009), Premio Finalista XXVII Premio Firenze (Dicembre Firenze 2009), Menzione d’Onore Premio Firenze Città d’Europa (Dicembre Firenze 2009), secondo premio al concorso Garcia Lorca  (Torino 25 aprile 2010), premio della Giuria al concorso Città di Salò (Salò 11 aprile), terzo premio al concorso S.Marco-Città di Venezia (Venezia 10 aprile 2010), Menzione d’Onore al concorso Toscana in Poesia (Viareggio 9 maggio 2010), Premio Speciale al concorso Prato un tessuto di Cultura (Prato 15 maggio 2010), Premio delle Giuria al concorso “La Via Francigena” (Filetto (Massa) 20 giugno 2010), Segnalazione d’onore al concorso S.Maria di Vecchiano (Pisa 25 settembre), Secondo Premio al concorso Città di Lerici (Lerici, 12 settembre 2010),  Premio Selezione Poesia Edita al concorso Anguillara Sabazia (25 settembre 2010 Anguillara), Secondo premio sezione poesia edita al premio Settembre a Milano organizzato dal circolo culturale Araldo del Borgo (Milano dicembre 2011).   


Email : riccardo.minissi@tin.it
  




2 commenti:

  1. Come sono belle le poesie di viaggio di Riccardo Minissi! In Carovane ho ritrovato il senso ed il significato del mio viaggiare, la partecipazione non solo estetica, storica, turistica, ma umana, profonda, condivisa del viaggio.
    (“..il senso impercettibile di passaggi / ormai lontani nel tempo,
    di cui si conservano tracce appena/ indovinate nei pozzi d’acqua prosciugati,
    nelle gole di passaggio attraversate / da ignoti viaggiatori,…)
    ho ritrovato soprattutto lo sguardo attento, profondamente umano nella sua intelligenza emotiva.
    “(…E io come un osservatore /lontano che ti pensa,
    sentendo in te / l’infelicità latente,...”)
    Ma che emozione anche il vicino, il così vicino Boccadasse, che ci riconduce alla tragedia dell’uomo migrante, del nostro appena trascorso e già dimenticato passato:
    “Il profilo delle antiche mura scheggiate,
    intrise di sale marino e /del profumo del vento di Ponente,… illuminato dai ricordi …
    insospettabili connessioni,/improvvise analogie,
    risvegliate dal racconto di antichi viaggi,
    per sfuggire alla povertà e all’indigenza,
    che spostavano e spostano ancora
    milioni di uomini,….”
    A lui vorrei dedicare una mia poesia, scritta dopo aver letto una raccolta poetica di uno dei più grandi poeti contemporanei del nostro vicino Oriente:
    Adonis- ( Ali Ahmad Said Esber)

    Vivere a Parigi e sognare Damasco,
    inseguire le parole e saper
    danzare con la scrittura: la grafia
    sinuosa, armoniosa, ritmica, lieve
    disegno leggero, come la danza.
    Una traccia per la conversazione:
    una vera ricerca d’umanità:
    visioni surreali, metafore
    metafisiche, ricerca essenziale.
    “Imparare l’alfabeto delle onde
    per saper meglio leggere le sponde”,
    vivere le stagioni della vita
    confuse con l’eternità del tempo:
    l’inverno con la sua solitudine,
    l’estate con i suoi facili esodi,
    l’autunno che si insinua ventoso
    in ogni stagione, malvisto ospite.
    Il vento che danza giammai firma
    le lettere che scrive e non ricorda.
    Messaggio di luce che mai riposa
    e non ha ombre vane da indossare!
    Adonis, il poeta, voce profonda,
    cantore instancabile della vita
    e dei suoi ritmi leggeri, sei gioioso
    dialogo d’oriente e d’occidente.

    M. Grazia Ferraris
    *

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  2. Cara Maria Grazia, ti ringrazio per i tuoi giudizi. Consigliami un tuo libro, perché so che sei una poetessa affermata.
    Grazie Riccardo

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