mercoledì 24 settembre 2014

LORETTA STEFONI: "ALLA PIETRA LA MEMORIA"


Salvo D'Acquisto

Il 23 settembre 1943 (seconda guerra mondiale) dopo l’esplosione accidentale di una bomba a mano, furono eseguiti dei rastrellamenti e catturate 22 persone scelte a caso fra gli abitanti della zona. Lo stesso D'Acquisto fu forzatamente prelevato dalla caserma da parte di una squadra armata di SS, e fu condotto nella piazza principale di Palidoro, dove erano stati radunati gli ostaggi. Fu tenuto un sommario "interrogatorio", nel corso del quale tutti gli ostaggi si dichiararono ovviamente innocenti. Salvo D'Acquisto si era autoaccusato del presunto attentato, addossandosi la sola responsabilità dell'accaduto e chiese l'immediata liberazione dei rastrellati. I 22 prigionieri furono lasciati liberi e immediatamente si diedero alla fuga, lasciando il sottufficiale italiano già dentro alla fossa, dinanzi al plotone d'esecuzione. Un testimone fece in tempo però, mentre correva, a sentire il grido "Viva l'Italia" lanciato dal carabiniere, seguito subito dopo dalla scarica di un'arma automatica che portava a termine l'esecuzione. Il comportamento del militare aveva colpito le stesse SS, che il giorno dopo, secondo quanto riferito da testimonianze, riferirono: "Il vostro Brigadiere è morto da eroe. Impassibile anche di fronte alla morte." Salvo D'Acquisto fu fucilato all'età di nemmeno 23 anni. Le sue spoglie sono conservate nella prima cappella sulla sinistra, adiacente all'ingresso, della Basilica di Santa Chiara di Napoli.

Loretta Stefoni non è solita comporre le sue liriche in metrica, ma di tanto in tanto si diletta con versi senari, posiuole;  però, per la prima volta, si è cimentata a verseggiare in ottonari con il fine ultimo di dare lustro alla figura di Salvo D'Acquisto;  ebbene, la bella e intensa lirica creata, partecipante alla 1^ edizione del Premio Letterario Internazionale Salvo D'Acquisto (la cui premiazione si svolgerà a Pescara il 19 ottobre p.v.), ha ottenuto il terzo posto.  Comunque il verso libero è quello che sente più consono a dare voce alle sue emozioni, del resto, i tanti successi ottenuti, che non stiamo certo ad elencare, ne sono una conferma. Questa la poesia:

Alla pietra la memoria

Tra giunchiglie e tamerici
… alla pietra la memoria.
Una stele porta inciso
solo il nome di colui
che d'alloro cinse il capo.
Gesto eroico senza tempo
che, ancor oggi, come allora,
bagna il ciglio e muove il petto
e di madre cela il pianto.
Il baratto della vita,
la follia di quella guerra
con l’agnello da immolare
sull’altare della Patria
per mattanza d’innocenti.
E nel volo assai tranquillo
di rondoni e gabbianelle
s’è smorzato il fiero sguardo
di quel giovane in divisa
che decoro fece e onore
al vessillo tricolore;
un singhiozzo ed un respiro
per la terra sacrosanta
ed un ultimo suo grido:
“Lascia libera l’Italia!”

Loretta Stefoni


7 commenti:

  1. Appena ieri il ricordo è andato al giovane Vice Brigadiere dell'Arma dei Carabinieri Salvo D'Acquisto che, con il suo eroico sascrificio, ha reso onore e gloria alla Patria. Oggi, questo riconoscimento alla mia poesia nel concorso indetto dall'Ambasciata Culturale Universum Italia, in occasione del duecentesimo anniversario dell'Arma dei Carabinieri, proprio per rendere omaggio alla sua figura, mi rende particolarmente felice. Grazie all'esimio Prof. Pardini per avermi concesso questo spazio... sempre gentile e generoso, al fianco di chi ama il bel verso.

    RispondiElimina
  2. Salvo D'Acquisto era napoletano. Un grande cuore napoletano. Una vita donata agli altri, a ventidue altri. Ventitré anni e un eroismo senza fine.
    Salvo D'Acquisto merita onore e fervida memoria. E il canto dei poeti.
    Pasquale Balestriere

    RispondiElimina
  3. Sì, Salvo D'Acquisto era un meridionale, un vice brigadiere che compreso che i tedeschi avrebbero ucciso tutti i prigionieri, per salvare 22 innocenti si accusò del preteso attentato. D'Acquisto fu fucilato sul posto. I civili vennero tutti rilasciati. Questa la motivazione della Medaglia d'Oro al VM. Mi chiedo spesso queste medaglie quanto conforto diano alle famiglie. Quanto sia possibile rendere un gesto di altruismo, d'amore, spesso di incoscienza... un tricolore sulla bara, una cerimonia d'onore e una medaglia al valore... Della lirica della cara Loretta mi hanno trafitto i primi due versi: " Tra giunchiglie e tamerici /… alla pietra la memoria." Credo simbolizzino il silenzio del mondo di fronte a un atto di barbarie. Potrebbe essere lirica in se stessa, dal sapore ungarettiano...
    Ringrazio altresì il caro Balestriere, che in ogni occasione fa rifarimento alla napoletanità... al nostro 'grembo'...
    Maria Rizzi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Maria, lapidaria ed incisiva... hai colto l'essenza della mia poesia. Grazie del commento, un abbraccio...
      Loretta

      Elimina
  4. Ciao Loretta, profonda e emozionante poesia su questo eroe ITALIANO
    un caro saluto Tiziano

    RispondiElimina
  5. Grazie Tiziano di avermi reso partecipe di questa tua emozione.
    Un abbraccio...
    Loretta

    RispondiElimina