martedì 19 marzo 2019

LUIGI GASPARRONI: "CALENDARIO 2019"



Luigi Gasparroni: Calendario 2019. Teramo, 2019
AI NIPOTI MARCO E LEONARDO



Luigi Gasparoni ci invia il calendario della sua anima: da gennaio a dicembre un evolversi di emozioni che, cristalline e varie, trovano nella natura la reificazione della loro consistenza: “Lungo è l’inverno” (gennaio), “E’ la pazza stagione che c’illude” (febbraio), “Il mandorlo sfrondato dal ribelle vento/ marzolino sorride alla sua anima che svola/ in un vortice di candide farfalle/  nel gioco del cielo malizioso” (Marzo), “s’aprono voci come gemme ai rami” (aprile), “in un desiderio di antiche primavere” (maggio), “Vortici di rondini in chiaro cielo” (giugno), fino a dicembre quando “Ad occidente il cielo s’è adombrato”. Un vortice di schizzi panici, di intenti emotivi che  accompagna il cambio delle stagioni evidenziando la virtù di Gasparroni nel sapervi accostare i suoi stati d’animo; hic et nunc il poeta riflette e medita, e il calendario si fa storia di un esistere con tutte le sue fragranze ontologiche; saper gustare di ogni stagione il bello e il cattivo tempo vuol  dire rievocare la vita per  tradurla in  poesia.

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