giovedì 11 marzo 2021

ALFONSO ANGRISANI: "GIORNO D'AUTUNNO"

Invio questa composizione che si è classificata seconda nella sezione poesia al premio internazionale "Scriptura" svoltosi in collaborazione con le Associazioni: l’Aurora Cultura, meridies, incosteraamalfitana.it, La Falegnameria dell’Attore, Circolo Letterario Anastasiano, Leggimi Forte; la casa editrice IOD; il Progetto Nanoracconti.

L'evento di premiazione si svolgerà a Nola, ma non so se la pandemia e i miei impegni mi consentiranno di esserci.

Al di là di questo volevo solo sapere qual è la Vs. valutazione critica sul testo, cui tengo molto.

Un abbraccio, 

Alfonso Angrisani

 

Poesia densa, i cui versi con plasticità  di suoni e di figure, intreccia amore e stagione con tutti gli appigli emotivi; con ogni colore che riporti alla vicissitudine umana.  L’amore è il sentimento che vince il tempo, direbbe il poeta, e le parole non riusciranno mai a reificarne appieno l’essenza: che  cosa  inutile  le  parole/quando  basta  l’universo/di  una  goccia _   


Giorno d’autunno 

Autunno

come cade bene  sulla  stanchezza  delle cose

un tempo distillato dai  rami degli alberi 


piove nel parco vicino

il  vetro  della finestra  ha   ora

mille valenze 

nei  riflessi  posso vedere  il  tuo viso

incontrare  ricordi  e  sogni


che  cosa  inutile  le  parole

quando  basta  l’universo

di  una  goccia _   

 

3 commenti:

  1. Amico mio e carissimo compagno di viaggio, in poesia adoro la capacità di viaggiare sul registro della sottrazione e tu hai saputo farlo in modo superbo. Sei sgusciato dall'involucro dell'impegno civile - per una volta -, per intonare la melodia della Natura, di un ottobre che concepisci con la magia del Poeta, evocando Saba, Pascoli, Ungaretti. Basta pensare al distico:
    "come cade bene sulla stanchezza delle cose
    un tempo distillato dai rami degli alberi"...
    La corteccia diviene linfa per 'distillare il tempo', quel tempo che si posa sull'umana stanchezza, e i vetri assurgono a specchi della malinconia nostalgica e dei progetti futuri. La chiusa "che cosa inutile le parole /quando basta l’universo / di una goccia è lirica in se stessa.Questa poesia, Alfonso mio, ti rivela proteiforme, padrone dell'ars poetica e ispirato da un lirismo puro, assoluto, incandescente. Mi hai commossa. Sarebbe interessante leggere la composizione che ha vinto il primo premio. Sei oltre le stelle! Complimenti e il più forte degli abbracci a te e al nostro Nume Tutelare, come ami chiamarlo.

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  2. Carissimo Alfonso, hai scritto una lirica stupenda, che lascia senza parole.
    La malinconia che è una caratteristica della tua penna è sempre presente, come il sapore di saudade che ti è caro.
    Commovente la chiusa ....

    insomma, ti sei superato, caro Amico!

    Un caro abbraccio che estendo al nostro Condottiero che ci fa incontrare in quest' Isola piena di emozioni


    Loredana D'Alfonso

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    1. Carissime Loredana e Maria, purtroppo le condizioni del vivere presente rendono difficili gli incontri, ma sulla riva di questa felice isola, dove ci accoglie generosamente il Nostro Condottiero - come dici giustamente tu, Loredana - è ancora possibile contemplare i moti della poesia. Vi sono grato oltremisura per quello che scrivete, per i Vostri apprezzamenti che sono motivo per me di continuare a credere, sperare, immaginare. Un abbraccio a tutti Voi.

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