Poesia e non Poesia (2)
Edda Conte,
collaboratrice di Lèucade
Se
tutto è vanità
Se un vivere velleitario ci
sospinge
con input poveri di compimento
se la barca va senza timone
lungo il fiume del Tempo
navigando leggera...
dove fuggì il Pensiero
che è lievito al fare
quotidiano
verso prospettive di rispetto?
dove ci volgeremo in tanto
vuoto
se tutto è vanità.!
........
Non Poesia:
Ovviamente la gente
pensa, come no?. In fondo siamo un popolo di poeti, Santi, navigatori.... Basta
sfogliare il nostro passato per averne la prova.
Chi può negare il contributo portato al mondo
della scienza, della letteratura, dell'arte da gente della nostra gente?
Quanto poi a
spiritualità e santità non sta a noi dirlo, abbiamo davvero grandi
risorse. Forse però non è tutto merito
nostro. I cosiddetti "secoli bui"
hanno rappresentato un
fertile terreno per lo spirito e l'iniziativa.
Se hai mangiato bene ti sdrai volentieri a
dormire, se invece i tuoi figli chiedono il pane escogiti qualsiasi cosa per
procurarglielo.
Oggi il faro della civiltà ci illumina in
pieno, siamo sotto i riflettori ogni momento, allora sorridiamo per apparire più interessanti, ma anche più
belli, sembra giusto, perché è
l'immagine che porta il successo, il denaro, il potere. E poi mentre sorridi
muovi non so quanti muscoli, e questo fa bene,
crea benessere alla
persona, fa stare bene con se stessi, cosa fondamentale secondo gli ultimi
dettati della moda.
"Conosci te
stesso" dicevano gli antichi, come formula di pensiero importante per avvicinarsi alla saggezza.
Cosa è accaduto nel
frattempo? L'interesse si è spostato dal pensiero ai muscoli, tutto qui. Eppure
la barca va...e allora lasciamola andare...C'è solo un piccolo problema: in
troppi hanno abbandonato il timone, la buona volontà di quelli che non si sono
arresi al canto delle sirene quanto potrà resistere ancora. ?
Via, non siamo
catastrofici o guastafeste.. In fondo l'ottimismo ha anche i suoi lati
positivi, aiuta a non lasciarsi andare di fronte alla disoccupazione,
all'aumento dei prezzi e della criminalità, alla paura del covid 19...fa
chiudere un occhio persino sul caos della politica nostrana! Il senso
dell'ottimismo ci fa vedere il famoso bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo
vuoto, ci aiuta a sopportare l'idea che
forse non tutti arriveremo a diventare vecchi, o se anche ci arriveremo ci
attendono scarse prospettive economiche e affettive....
In definitiva consoliamoci che in un mondo
dove tutto è vanità ci è concesso di sorridere senza passare per
irresponsabili.
'Seme d'amore', viaggi sui sentieri dell'apparente non senso, sui 'tuoi' sentieri, a me familiari e cari, per numerosi motivi, per incidere con il coltello le piaghe di questa nuova società, arresa all'apparenza, alla vanità, al dio denaro. La fabula posticipa i versi, non li introduce, ed è deliziosa da leggere. L'ode all'ottimismo rappresenta il velo di Maya che cela tutte le verità del procedere in gregge, a fior di vita, evitando il pensiero, che 'che è lievito al fare quotidiano'. Sei sempre oltre la siepe, dietro i muri, calata nella storia, con la levità che evoca Rodari e il suo realismo magico. Grazie, Amica mia e di ogni fiore, stringo te, il nostro Nume Tutelare e tutti gli amici, che impastano 'il lievito' con vigore.
RispondiEliminaEdda Conte declina con la sua incomparabile valentìa artistica poesia in prosa e viceversa.
RispondiEliminaEsperienza sfolgorante, di alto livello culturale e spirituale che connota e coinvolge la poetessa ora nella tematica della "vanità": tutto è ostaggio del tempo, "vanità" inclusa.
La domanda di Edda è stimolante, ma agghiacciante: senza risposte dove andremo? Dove finirà la scienza o la letteratura dell'arte o la filosofia dell'Essere?
La civiltà dello "Spirito" si esaurisce nella "vanità" o persegue obiettivi trascendentali che annullano l'inutilità del proporsi in se stessi per approdare alla conoscenza fenomenologica più verticale?
Domande complicate che trovano nel Pensiero il riscontro dovuto alle teorie progettuali del tutto per il Nulla.
La Poetessa originalmente risponde con una celebrazione del sorriso quale terapia di consolazione e di contenimento sino all'ultimo istante della vitalità coesistenziale dove gli "esseri" si ritrovano in "Essere" assoluto, imperscrutabile, impossibile a totalizzarsi da tutti e ciascuno.
Grazie Edda.
Ti ringrazio infinitamente di questa bella e significativa accoglienza al mio "impasto" di pensiero. Purtroppo la "fabula" ,come tu dici, è una amara constatazione.
RispondiEliminaUn abbraccio a te e al grande "ospite" che ci ospita.
Edda