domenica 28 marzo 2021

M. LUISA DANIELE TOFFANIN: "DA SEMPRE QUEL CONTENZIOSO"

DA SEMPRE QUEL CONTENZIOSO

                                                 Dantedì 

 

L’omerico eroe ebbro

all’agguato del cavallo

nell’invocata Itaca alfine

serra l’audace suo migrare

saziando trame di nostalgia affettiva.

Sacro il talamo d’ulivo!

 

Ma altro è Ulisse

del mai sanato contenzioso

quello delle colonne d’Ercole

da lui violate arditamente

come una bravata

un atto d’arroganza nell’abuso

dell’intelletto-divino dono.

 

Forse dal maligno tentato

nell’inseguire la benefica conoscenza

per sé e i compagni bruti

improvvido però degli umani nostri limiti

alla luce di un’etica stella

di una religio-rispetto-modus

nell’umano inventivo procedere?

 

E nel suo cielo di superbia oltre oltre si slancia

nel folle volo e più non sa virare

per una rotta certa nel periglioso mare

in balia della stessa sua ardita scelta

conclusa dantescamente nel tragico naufragio

infin che ‘l mar fu sovra noi richiuso.

 

Così a una rilettura d’oggi il tutto

diviene metafora del nuovo vivere virale

ché come il nostro Ulisse arresi siamo

a imbrigliare il cavallo pazzo-progresso

per un sicuro approdo.

Anzi in sua balia vittime siamo

ingoiate, al tuo dire, Andrea  da Soligo

profeta di quel nodo scorsoio.

 

Così ad ogni vento si vibra su fil di lama

fra l’alfa e l’omega

straniti nei riti dei giorni operosi.

 

E Dante allora non celiava

ché era acuto lettore di ogni realtà

e profeta la serbava.

 

    25 marzo 2021

    Maria Luisa Daniele Toffanin

 

 

2 commenti:

  1. Sublime Marisa cara questo tuo omaggio a Dante, che rispecchia lo spirito profetico del grandissimo Poeta e gli rende autentico tributo. Riesci a creare una parabola, sotto forma di allegoria esistenziale, che attraversa la leggenda omerica di Odisseo, la vicenda del cavallo che espugnò Troia per arrivare ai nostri giorni e a trasformarci in disperati tesi 'a imbrigliare il cavallo pazzo-progresso'... Citi nel tuo poemetto il Poeta antesignano d'ogni rivoluzione, con le sue arditezze acrobatiche, ovvero Andrea Zanzotto, e dimostri quanto la vera Poesia possa essere Rivelazione.
    I tuoi versi lasciano in stato di sospensione, si è tutti figli di questa grande metafora e di un presagio lontanissimo, che non abbiamo saputo mettere in conto. L'arte di noi piccoli uomini resta quella di ignorare. Purtroppo, Marisa mia, lo stiamo dimostrando ancora, nel pieno di una tragedia che verrà capita dai posteri. Sei soave. Pagine simili restituiscono dignità e altezza all'Arte. Ti abbraccio ammirata.

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    1. Il tuo commento, cara Maria, veramente mi confonde per la tua acuta lettura e per la profondità della tua analisi. Rimaniamo abbarbicati all'arte, alla bellezza e all'amicizia.
      Con tutto il mio grande bene, Marisa

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