giovedì 25 marzo 2021

EDDA CONTE: "SOGNO"

Sogno

 

Se mi apri la porta

entrerò nel tempio dei fiori

sull'isola di sole e di mare

che sempre mi illumina il cuore.

Mi accoglierà il ginestrone fiorito

il pancrazio prezioso

la lavanda e i narcisi  dei campi

il fiore del mirto sulle siepi

sempre caro alla Dea.

Tra i sassi caldi di misteri

della Necropoli antica

pregherò la Storia di fermare il tempo

e sarò vita

sui sentieri che il mito ricorda .

A Ponente il mare di bianche scaglie

sull'azzurro che il vento colora di viola

manda a riva l'onda ...

 trasparenze di cristallo e seta sulla pelle.

Non lasciarmi fuori da tuo mondo di luce.


 Edda Conte, al tempo della pandemia

Marzo 2021

 

2 commenti:

  1. Edda, seme mio d'amore, sembra incredibile che tu abbia composto questi versi adesso. Li ho letti pensando alla Sardegna che tanto hai amato, l'ho vista, con il 'ginestone fiorito', 'il pancrazio' e soprattutto il 'fiore del mirto delle siepi'... La porta è forse un'allegoria sublime? Una richiesta di entrare in quel mondo di alberi, mare, natura per un frammento d'eternità? L'ho voluta leggere così... e ti ho vista con la mano intrecciata a un'altra mano. Forse era un mio sogno proiettato su di te, così viva e pulsante nelle corde dell'anima... La lirica è un Sogno e stordisce! Mi hai fatto viaggiare con te, toc ad eden... Grazie, ogni giorno grazie. Ti voglio bene!

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  2. Ti ringrazio, come sempre, delle stupende parole che usi per commentare i miei scritti.
    Non devi meravigliarti di niente. Per un misterioso dono si è fermato in me lo spirito del tempo andato. Questo "Sogno" è Amore in tutti i suoi aspetti.
    grazie per la sensibilità grande che sempre dimostri.
    Un abbraccio, Edda.

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