mercoledì 13 giugno 2018

EMANUELE ALOISI "IN RELIGIOSO SILENZIO"




Emanuele Aloisi,
collaboratore di Lèucade

In religioso silenzio

Non mi serve la luce
amo starmene da solo, al buio
quando mi metto a scrivere senza volerlo
per gioco istinto o per passione
per sfogo e semplice evasione
necessità la mia ragione
-ognuno avrà la sua-
Amo starmene da solo, al buio
in religioso silenzio
quando mi capita di averne attorno.
Se non ci fossero presenze
o assenze che mi parlino di luce
che senso avrebbe...scrivere
che senso avrebbe profanare un’anima?
La luce non mi serve quando mi metto a scrivere
senza volerlo è la parola che s’illumina
mentre “m’illumina d’immenso”.


3 commenti:

  1. Bellissima complimenti carica di emozioni

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  2. Una parola schietta, quella dell'autore, senza fronzoli o la ricerca forzata di un verso, ma la poesia che nasce dalla necessità di scrivere, di ritrovarsi da soli di fronte alla pagina bianca che spesso rappresenta la nostra anima, uno specchio con cui ci si apre, con la sola luce della poesia ad illuminare la mente e il cuore. La raffinata eleganza dei versi racchiude il mondo pulito e sincero, impulsivo e vero di Emanuele: "Amo starmene da solo, al buio, in religioso silenzio..." per lui la poesia è già la luce, non gli serve apparire in questo mondo in cui pare solo questo conti, e citando il grande Ungaretti conclude con "senza volerlo è la parola che s'illumina, mentre "m'illumina d'immenso".

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  3. Mi scuso con i lettori di Leucade per non essermi firmata nel mio commento. Franca Donà

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