sabato 15 febbraio 2020

LIDIA GUERRIERI: "INEDITI"



Lidia Guerrieri,
collaboratrice di Lèucad
e

  Sa di scogli e di vento la bontà.
Ti prende come il mare
che ti avvolge in un velo di sussurri
e la sua voce chiara si dilata
in un'eco di luce.
Poter essere questo! Questa ignota
creatura che traluce
oltre i detriti di inadeguatezza
su cui ogni afflato al bene ed all'eterno
miseramente naufraga!
Mi accordò il diapason della natura
su una nota modesta, e la conosco
quest' ala senza peso che non sa
alzarsi più che un attimo da terra!
Chiama l'azzurro
ed irrequieta è l'aquila,
ma sul mio capo alto passa il cielo
e alla sua voce io non so rispondere.

***
Nulla se non la santa percezione
di venature d' oro nei macigni
così duri del mondo
mi rosica la scorza. Sale in gola
un fremito che dorme accovacciato
nei miei più cupi abissi,
dove il cuore si arpiona all'egoismo
e tutto è, in un momento, tenerezza.

***
Lasciale in un cantuccio le parole;
a che serve parlare?! E' nei tuoi occhi
sul filo del sorriso che io cerco
il più tenero suono, quello che
può gocciolarmi fino in fondo all'anima;
anche se muto, io lo udrò benissimo
ed avrà in me un'eco multiforme.
Dalle terre incrinate e dalle ghiaie
e da ogni sabbia del mio continente,
risponderanno i semi inariditi
ed apriranno gli occhi e tutto, tutto,
berrà di quella pioggia
che consola i deserti
e che ne fa giardini.
Niente parole, dunque:
basta un sorriso senza una ragione
solo perché son io
e nulla tu mi devi e nulla ho chiesto.

***
Per te
E' nei tuoi occhi il perché del mio esistere;
emergo dal tuo sguardo così semplice
libera come il vento quando piega
le spighe dell'Estate,
piagata quando in fondo al tuo sorriso
leggo i tuoi troppi affanni.
Tutto:
ogni chicco di grano, o filo d'erba
ogni foglia o pagliuzza,
è per te e nessun altro, rondine della sera!
per intrecciarti un bozzolo
dov'io possa saperti calda e quieta
quando verrà l'Inverno
e non sarò sull'uscio a richiamarti
per darti sciarpa e ombrello.
Cuore di paglia il mio, che non sa mai
darti coraggio e al tuo coraggio attinge,
che ha solo questo amore senza fine
che fa di me, quando tu sei felice
un aquilone alto su una piana
di luminosa pace.







4 commenti:

  1. Il Suo apprezzamento mi conforta e mi commuove. Grazie di tutto, Professore :-)!

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  2. Poesie profonde ma di una grande levità Continua così.

    Carla

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  3. Cara Lidia, da tempo conosco ed apprezzo la tua poesia , e la tua versatilità nel genere, certo nota non solamente a me...ma stavolta mi trovo di fronte a dei versi che mi toccano su una corda troppo importante per lasciarli passare in silenzio. In queste composizioni ci sono parole che hanno un sapore che rimane in bocca e non passa, parole in un contesto di universalità...: scorza...egoismo...tenerezza ...pioggia che consola i deserti...e moltissime altre espressioni di inequivocabile amore e sofferenza insieme...Ma tu dici "Lasciale in un cantuccio le parole: a che serve parlare?! " Sì, a che serve parlare , quando l'amore sofferto si respira ?
    Questi sono inediti che hanno l'unitarietà del poemetto; sono stralci di poesia che entra nel cuore prima che nella mente. E non si può tacere la conclusione meravigliosa che si dichiara nel titolo :PER TE. Quest'ultima lirica è un inno, d'amore, di tenerezze immense che si fanno alta poesia, lirismo e passione. Tutto è per te rondine della sera! è l'esplosione dell'amore di madre che si annulla diventando "un aquilone alto su una piana"...se la sua "rondine della sera" è felice.

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  4. RICEVO E PUBBLICO

    Poesie di grande significanza e dai
    contenuti umani profondi che distillano il
    fluire del divenire.
    I versi germogliano ricordi intrisi della melodia dell’amore tra brusii che percepiscono intime sensazioni e scendono nel profondo del cuore scatenando sentimenti di intensa emotività. Cantano con la lievità espressiva, propria dell’Autrice, e nello stesso tempo hanno la forza evocativa di ciò che la Nostra identifica come
    “il cantuccio delle parole”.
    I versi della poesia “Per te” hanno in modo particolare toccato le corde del mio sentire per il lirismo dei contenuti.
    Lino D’Amico

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