martedì 21 dicembre 2021

LA POETICA DI OLGA RITA ROVAI

 Poesie edite che raccontano una storia, quella dell’Autrice  fatta di sentimenti realistici, concreti,  di ontologica riflessione, dove il verso fa di tutto per assecondare con reificazione visiva, gli input emotivi che traggono vita da riflessioni epigrammatiche e considerazioni sul mondo,  l’esserci  e la vicenda esistenziale, sentimentale. La natura stessa con il suo apporto bucolico sembra che prenda la poetessa per mano e la porti a visitare i luoghi a lei più cari, più vicini, per concretizzare stati d’animo e riflessioni che essa suggerisce con le sue visioni. La versificazione scorre fluente e armonica, di sicuro lontana da ogni sperimentazione prosastica, dove l’io si assenta per dare luogo ad un dettato impersonale; anzi l’autrice si fa attiva e fattiva nel concretizzare movimenti e azioni spirituali che la rendono partecipe e presente in un percorso di varie combinazioni metriche riguardanti ora amore, ora desiderio di pace, ora soluzione di aporie quotidiane di valore sociale. Buono il ritmo metrico e la prosodia nutrita di assonanze e figure retoriche atte a valorizzare l’insieme; pathos e logos si uniscono in un simbiotico afflato per dare consistenza allo scorrere del canto in questa silloge i cui versi si uniscono in una iunctura significante dove la parola e il sintagma fanno da sostegno all’impalcatura versificatoria.

Nazario Pardini

 

ANTOLOGIA DI TESTI

 

 

Abitare l’amore

L’amore non si parla

lo avverti

intimamente dentro

promuove la passione

agisce nel contesto.

L’amore è una casa che cura

l’amore è adesso.

Quando non sei abitato

dall’amore

quando per qualche ragione

gli hai dato lo sfratto

puoi  solo metterti in affitto.

 

Crepuscolo

 

Amo i colori del nulla

la quiete dei grigi e dei beige

quando all’orizzonte

si mescolano

 

amo l’abbassare dei suoni

il tornare all’ovile

dopo i molti sudori.

 

Amo l’immagine spenta

di una giornata che muore

tra il sole sfocato che scende

ed una pallida luna che appare.

 

 

Il Poeta

 

Sull’uscio

tra l’io e le parole

in ascolto

nel profetico inconscio

si muove

 

al di là dell’esperienza

dilata l’istante

evoca e fa risonanza 

un condensato, un impronta.

 

Uno stare per generare

oltre..... c’è altro.

 

 

Libertà

 

Non rubate 

la curiosità

ai bambini

lasciateli diventare

quello che sono

 

la luna che abbonda

non fornisce  ristoro

a chi  desidera le stelle.

 

 

Sua maestà

 

Arriva  a piccoli pezzi

s’infiltra nella pelle

nei denti, tra i capelli

s’intromette  nelle ossa

 

gloria o disastro

è un ponte

un rito di passaggio

 

cambia la forma

e segnala tutti i guasti

 

benvenuta sua maestà

“ La Vecchiaia”.

 

 

Autunno

 

Un leggero sfarfallio

un dondolio

preludio

al lieve cadere

ondeggiano lente

 

un simposio di foglie

aride di giallo

secche di  vita

sbriciolano

ai lati della strada.

 

Neri di forme

ascetici  fusti

arresi all’inverno

a presidiare

rimangono.

 

 

Eutanasia di un Amore

                                                                 

Alla fine.....un taglio netto  e via!

 

Quando oltre

non vuoi scendere

quando vige l’assenza

fai sintesi

al lento scivolare

scegli il silenzioso

rumore del lutto

scegli l’eutanasia

per il  tuo amore.

 

Quando a prevalere

è il dolore

stai  nella linea d’ombra

frugaci dentro

ti aiutano le regole:

“il buon mangiare, corretto movimento

contatto con la natura,

qualche sinfonia di Mozart.”

 

Educata, pratica, da usare

è un racconto senza pathos

la tua vita  senza.

 

 

“Riaperture”

26 aprile 2021

 

Stropicciamo le ali

la vita riprende

la vita c'è tutta

la vita ci aspetta

 

alle ore e minuti

rubiamo l’essenza

 

consapevoli ora

che la vita futura

 

non può essere uguale

a quella che c'era.

 

Scivola su specchi

questa partita a scacchi

ci vuole attenzione

a come muoviamo i pezzi.

 

 

 

 

 

 

 

 

     

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