giovedì 29 dicembre 2016

AURORA DE LUCA: "MATERIA GREZZA"


 
Aurora De Luca
… Un dire, che, preso a sé, può essere interpretato come monito universale, come input ad agire, a sentire, ad avere verità negli occhi e grazia più a fondo. Un monito che può essere indirizzato ad ognuno di noi, un’esortazione ad un comportamento etico ed umano di grande valenza spirituale, sociale, ed esistenziale, anche. Ma se inserito in un contesto dove il lui: è abissi da scalare, ramo come foglia d’autunno, profumo di rose, piccolo campo incolto, luce furente; e lei: il mare gonfio, sospiro in moto, inverni che si mettono in fiore, onda, risacca, speranza, zattera sicura in braccio, nel suo petto, fino a “E mi sfiori poi,/ poi mi guardi e di nuovo mi sfiori”, certamente assume una significazione più intima, personale, tutta rivolta ad una scalata all’azzurro con ali tinte di verità private, di illusioni e misteri, di giovani albe, di compenetrazioni di amorosi sensi…

Dalla Recensione di N. Pardini    


Materia grezza

Che tu abbia materia grezza,
che tu sia legno di zattera
e saturo di sale vada stupito
a domandar dove andare.
Che tu non abbia ori nello sguardo,
né aquiloni nelle braccia,
ma verità negli occhi
e grazia giù a fondo,
per le strade  delle ossa.
Che tu abbia materia grezza
e genuina essenza.

Da Materia grezza, Genesi Editrice, Torino 2014


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