Sonia Giovannetti, collaboratrice di Lèucade |
… Una
canto che, nel dipanarsi di tutta la sua complessità vicissitudinale, pur
partendo da realtà spicciole, sa elevarsi,
con cospirazioni di nessi e
fonosimbolismi, al di sopra della canonica sintassi. Dacché la
Giovannetti è alla continua ricerca di significanti metrici che combacino con
le folgorazioni intime. E sa quanto sia difficile trovare un verbo utile a
coprire l’intensità dell’animo umano. Della sua infinita proiezione
all’azzurro. Un verbo che sappia contenere uno spiraglio di luce a illuminare
un sogno che si sfuma in un ipotetico
ultimo addio…
Dalla
Prefazione di N. Pardini
UN LONTANO CHIARORE
L’inverno
è alle porte,
il
grigio è ovunque.
Scende
il silenzio come un sipario
anche su
questa sera.
Con
gli occhi appannati
fisso l’ultima luce
di un
lontano lampione.
Lo sguardo
si perde in questo flebile lampo
dove tutto si muove nella quiete.
Da Un altro inverno, Kairós Edizioni , 2015
Una grazia e una consolazione la tua poesia, cara Sonia: sipario,silenzio, sera… luce flebile lontana.
RispondiEliminaOcchi appannati:QUIETE nel leggero movimento. Ti sento sorella.
Grazie infinite carissimo Nazario per avermi sorpreso pubblicando, sullo scoglio prezioso di Lèucade, la poesia del mio libro “Un altro inverno”, la prima poesia del libro: il mio modo di dare il benvenuto alla stagione dei lontani chiarori. Un libro che ha la fortuna di essere accompagnato dalla luce della tua Prefazione contiene davvero il “verbo utile a coprire l’intensità dell’animo umano” che ti appartiene. Ti sono grata e ti abbraccio.
RispondiEliminaSonia Giovannetti
Maria Grazia carissima, ti ringrazio davvero tanto per le parole che mi regali. Sai quanto è grande la stima per te e sentirti vicina, sorella (che meraviglia!) con quel “movimento” (emozione, moto) che amiamo tanto e che ci attraversa con la coscienza, ci rende quiete anche guardando la “flebile luce lontana”... Ti abbraccio nel silenzio della sera.
RispondiEliminaSonia Giovannetti
E'un divenire carico d enfasi per ciò che è e ciò che sarà domani...
RispondiEliminaCome sempre è difficile trovare parole adatte alla tua semplice profondità...
Mi spiace non sapere chi è l'autore del gentile e profondo commento, ma ringrazio molto per l'attenzione ai miei versi.
EliminaSonia Giovannetti
Scusami Sonia non sapevo come fare...sono Alberto...un abbraccio!
EliminaGiunge l'inverno e viene la sera. Un grigio sipario, come dolce letargo, scende sulla scena del giorno e della vita. Ogni cosa ritorna in se stessa per prepararsi a nuove avventure. Alba e tramonto sono l'una nell'altro, così come inverno e primavera: onde che si rincorrono come la risacca del mare. C'è un "lontano lampione" che muore e vive nella sera. Il fuoco cova sotto la cenere e "tutto si muove nella quiete". Poetica dello scambio e dell'osmosi vitale. Poetica del viaggio infinito, del viaggio che richiede tappe e pause riflessive per caricarsi di sempre nuove energie.
RispondiEliminaFranco Campegiani
Grazie carissimo Franco della tua "Poetica del viaggio infinito". Un viaggio più ricco del mio. Un saluto carissimo.
EliminaSonia Giovannetti