martedì 5 luglio 2016

GIANNI RESCIGNO: "POESIA DEDICATA A N. PARDINI"

Miti di ieri
 a Nazario Pardini

Miti di ieri
avventure di oggi
cantano le tue parole;
e sempre odo musica,
vedo cieli,
acqua che scorre
e silenzi che sprofondano
tra il finire e il cominciare.
La tua storia, la mia,
quella dei viandanti di allora
camminano insieme,
portano sogni nelle mani,
attendono che il vento
soffi e tutto spenga.

Gianni Rescigno, 05/11/2013





4 commenti:


  1. Vi è in questa composizione la consacrazione della poesia!
    Il poeta Rescigno, riconosce il sublime contributo dato dall'amico e poeta Nazario Pardini alla Poesia. Quando le tue parole cantano- gli dice- odo musica, vedo cieli, acqua che scorre e silenzi che sprofondano- e aggiunge- la tua storia, la mia, quella dei viandanti di allora camminano insieme.../
    Nella stanza lasciata vuota circa un anno fa aleggia forte la sua presenza spirituale di Rescigno.

    Quando era in vita tra lui e Pardini vigeva un senso di alta comunanza di intenti; la Poesia a compenetrare le loro anime.

    Ubaldo de Robertis

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  2. Quando può valere una splendida poesia, scritta con ammirazione e raffinata sensibilità da un Poeta a un altro Poeta? Non penso ci possa essere omaggio più significativo. Ecco perché mi emoziona e nel contempo mi riempie di gioia questo prezioso tributo di Gianni Rescigno a Nazario Pardini.
    Due storie, due vite parallele, entrambe dedicate a cogliere il misterioso incanto della poesia. Due poeti fortemente legati alle loro radici paesane, consapevoli che l’armonia della natura sia “ magia segreta delle cose”. Due percorsi illuminati e illuminanti se il passo con cui si compiono appartiene a chi “ porta sogni nelle mani”, quei sogni-veri che possono regalare l’eternità. Dice bene Rescigno: sempre “cantano le tue parole;/ e sempre odo musica”. Quanto è vero, carissimo Nazario, immancabilmente risuona musica nei tuoi versi: che tu canti i “ Miti di ieri” esaltandone valori e sentimenti quali il coraggio che può arrivare al pieno dono di sé, il rischio delle loro grandi imprese, l’amore e la dedizione totale o le “ avventure di oggi” nelle quali si respira la tua visione trasparente, dolce e attuale della realtà con significativi “ silenzi che sprofondano tra il finire e il cominciare”.
    La tua, la vostra sensibilità mi scalda il cuore.
    Annalisa Rodeghiero

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  3. Errata corrige: "Quanto" anziché "quando"... può valere.
    Annalisa Rodeghiero

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  4. Riconosce, in quella di Nazario, la propria storia Gianni: "quella dei viandanti di allora" che "portano sogni nelle mani" (due novenari di rara bellezza ed armoniosa sonorità).
    Dedicati all'amico coetaneo, sono versi - questi - che travalicano la stessa letteratura: qui la poesia è vita, è amicizia, è condivisione, è mito (di ieri, di oggi, di sempre).
    Qui c'è tutto Gianni e la sua altissima considerazione dei rapporti umani autentici: quelli che hanno le radici saldamente piantate nella terra.
    E' incredibilmente corroborante sapere che un amico - sono certo di poter parlare anche a nome di Nazario - è sempre lì: ad aspettarti "tra il finire e il cominciare".

    Sandro Angelucci

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