venerdì 1 luglio 2016

PAOLO BASSANI SU "LA CAPANNA DELLA FONDEGA" Di RENATO ORLANDI



Paolo Bassani collaboratore di Lèucade

LA CAPANNA DELLA FONDEGA
Il nuovo libro di Renato Orlandi




UNA TESTIMONIANZA CHE DEVE RESTARE
                         Note di Paolo BASSANI
                                      

Ho letto con interesse le pagine della memoria di Renato Orlandi. Penso che debbano restare come testimonianza di come la nostra terra ha sofferto negli anni della guerra, mettendo in luce l’impegno di chi, spesso sacrificando la propria vita, ha lottato per il ritorno di una società libera, di giustizia e di pace.
          Anch’io  ricordo qualche immagine della guerra: avevo quattro anni nel 1944, quando i tedeschi entrarono in casa ( a Castagni Grossi, una sperduta località boscosa della campagna caprigliolese ove la mia famiglia era sfollata) e con le armi puntate costrinsero tutti, adulti e bambini, ad uscire di casa. Cercavano un partigiano. Per fortuna non lo trovarono: lo zio Ermanno lo aveva nascosto in una nicchia segreta della casa.
Ricordo i bombardamenti aerei al ponte di Caprigliola, le esplosioni che facevano tremare la casa e costringevano  tutti alla fuga in cerca di un riparo. Ricordo, infine, il festoso suono di campane del 25 aprile 1945 e sulla cima del campanile, l’antica torre rotonda, sventolare il tricolore. Poche e frammentarie immagini le mie a confronto di quanto ha scritto Orlandi con estrema precisione di date, eventi e riflessioni. Questo suo percorso della memoria mi  ha profondamente colpito e fatto conoscere una importante pagina di storia, di questo territorio, che ignoravo. Penso che anche altri  condividano pienamente il mio pensiero. E’ quindi molto importante che la testimonianza di Orlandi  sia divulgata, soprattutto tra le nuove generazioni, perché sappiano che la libertà non fu un dono, ma conquista costata un prezzo immenso.
Oltre alla forma tradizionale (cartacea) è stato realizzato un e-book in modo che  tale testimonianza possa giungere con facilità ovunque.
                       Buona lettura

Paolo Bassani













Nessun commento:

Posta un commento