martedì 22 gennaio 2019

LIDIA GUERRIERI: "NON SONO ALTRO CHE VENTO"

Lidia Guerrieri,
collaboratrice di Lèucade










Non sono altro che vento dentro un guscio
senza spessore, e vuoto,
le tue parole sempre uguali, aride
appendici di piante senza linfa;
e mi cadono dentro con un tonfo
sordo come di sasso che nel fango
rimane in superficie senza un'eco.
Nulla di quel che dici 
va a portare canzoni sulle rive
dei miei silenzi, a sciogliere
la brina della mia malinconia.
Ombre, immagini, fumo
fra due pareti senza fondamenta:
questo noi siamo.
E non c'è pioggia o vento
che ci lavi la rabbia e il sudiciume
di questa incomprensione, e non c'è bacio
che ci rifaccia vivi

2 commenti:

  1. pasquale balestriere22 gennaio 2019 alle ore 16:08

    È diventato abbastanza raro oggi imbattersi in buona poesia; sicché, quando ciò accade, come ora qui, vien voglia non solo di leggere ma anche di scrivere, magari solo un commentino, per esprimere soddisfazione e complimentarsi con chi ci ha emozionati. È quello che faccio, lieto dell’occasione propizia.
    Questa è una poesia che merita parole favorevoli perché è seria e profonda, onesta e vera. Ed è contesta con sapienza verbale e metrica, ma innanzitutto nutrita di forte sentire; e si snoda per vivide immagini e fluidità di misure dispari, segnatamente endecasillabi e settenari (ma c’è pure un quinario di gnomica sintesi), disvelando un’interiorità squisitamente sensibile e fervida d’affetti. Splendida la chiusa.
    Complimenti alla poetessa e a Nazario che ce l’ha proposta.

    RispondiElimina
  2. Splendida lirica, che rispetta il metro classico con endecasillabi spezzati da settenari e dimostra che l'adesione alla metrica non rende le liriche desuete, ma spesso le modernizza e attribuisce a esse doppio valore.
    I versi della cara Lidia, infatti sono cesellati a livello stilistico, ma senza ombra di dubbio ispiratissimi. Ella propone una lunga e intensa similitudine, che la vede protagonista e che ci coinvolge in una sorta di vertigine. Nell'amore che la donna vive non c'è spazio per la complicità, per l'armonia:
    "Ombre, immagini, fumo
    fra due pareti senza fondamenta:
    questo noi siamo".
    le immagini sono potenti, sanguigne, superbe.
    E la chiusa stordisce con la sua originalità e con la sua malinconia:"non c'è bacio /che ci rifaccia vivi.
    La si potrebbe definire poesia in se stessa. Ringrazio l'Autrice che mi ha donato questa collana di perle dolce - amara.
    Un abbraccio a lei e al nostro meraviglioso Condottiero.
    Maria Rizzi

    RispondiElimina