sabato 12 gennaio 2019

NAZARIO P. LEGGE: "LA FEBBRE DEL VOLO..." DI GIACOMO BRACCI


Giacomo Bracci: La febbre del volo. La storia dei f.lli Antoni. Felici Editore Junior. Ghezzano (PI). 2012



Un racconto snello, affascinante, frutto di una penna adusa alla scrittura: una storia, una biografia, una avventura che sotto gli occhi, la creatività, il rigore analitico di Giacomo Bracci, assume valenza oggettiva, staccandosi in parte  dalla vicissitudine dei fratelli Antoni, per farsi materia umana, trasversale. La febbre del volo. La storia dei fratelli Antoni, il titolo del libro, che, editato per i caratteri di Felici Editori Junior, si presenta con una veste grafica accattivante, per copertina (un aereo in volo), caratteri, impaginazione, quarta e soprattutto per le  artistiche illustrazioni di Silvia Letta. E si sa quanto il tema del volo abbia contagiato l’uomo fin dalla sua venuta sulla terra. Quell’uomo che ha sempre provato un certo disagio per i vincoli che l’hanno legato agli spazi ristretti di un soggiorno. Da lì il bisogno di evadere, di allungare il tiro nell’azzurro del cielo, per soddisfare il suo input di ricerca e di evasione. Ma qui la storia è reale  è “l’autentica... storia dei fratelli Guido e Ugo Antoni, i fondatori dell’Aeroporto Internazionale di Pisa San Giusto e pionieri dell’aviazione italiana... Volare... Fra mille peripezie e strani personaggi, invenzioni strabilianti, grandi successi e brutti atterraggi, i fratelli Antoni hanno scritto una pagina straordinaria per Pisa e per il nostro Paese, raccontata per la prima volta con un linguaggio semplice e schietto che non mancherà di divertire grandi e piccini” (dalla quarta di copertina). Il tutto nello stile di Giacomo Bracci che ha già dimostrato con le sue precedenti pubblicazioni il valore etico e letterario, estetico  e storico, dei suoi scritti. Un Autore cresciuto con la passione della Poesia e della Narrativa. Chi ha letto le sue pagine sa quanta maestria rivelino; quanta potenza creativa reifichino; e di quanta inventiva, di quanto rigore metodologico, e di quale senso  organizzativo e di ricerca siano frutto. Giacomo è pisano, laureato in Giurisprudenza e Scienze Politiche. Ha scritto per ragazzi Il carrozzone notturno di Willy Bert (2003), Il paese sulla luna di Willy Bert (2004), La notte più magica di Willy Bert (2005) e La Strega Belilla (2007) che sono stati adottati come testi di narrativa in scuole elementari e medie. Ha fatto ricerca sul mondo delle tradizioni cittadine, firmando inoltre L’Aquila sul Ponte della Magistratura di San Michele raccontata dai protagonisti (Felici Editore , 2010). Una mente vulcanica, un intelletto creativo, con la rarissima dote della scrittura facile, apodittica, conclusiva, paratattica, coinvolgente. Chi ha letto le sue opere e chi ha avuto il privilegio di averlo avuto come suo studente, può, senza dubbio di smentita, affermare le sue grandi qualità dialettiche e di lucida organizzazione rielaborativa. Un vero scrittore come pochi ce ne sono in questo mondo arruffato, pieno di confusione, di superficialità e di disvalori. Troppo lungo sarebbe il discorso se dovessi stare dietro alle mie memorie di insegnante, e tanta l’emozione per essere stato ripagato da personaggi di tale cultura e inventiva.
Ma bando alle emozioni, il compito del critico non è quello di rivelare tutto, ma di avviare alla lettura. E questo libro vi emozionerà lasciando in voi il grande piacere di averlo letto.

Nazario Pardini


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