venerdì 1 aprile 2022

SERENELLA MENICHETTI: "PAROLE DI SOLE"

Serenella Menichetti,
collaboratrice di Lèucade

 

PAROLE DI SOLE

 

Quando la poesia stenta a nascere

serve parto cesareo.

Niente bisturi, solo carezze per dilatare il ventre.

Mani di velluto accolgono parole poetiche.

Il palmo si fa tiepido nido.

Dolcemente si schiude.

 

Piume di colibrì volano tra le nuvole.

Hanno voce di ruscello e canto d'usignolo.

Hanno il corpo coriaceo del tempo.

E la limpidezza del silenzio.

Il volto è seno diafano di madre che allatta.

La bocca ha la cedevolezza dell'innamorato.

In embrione la speranza della spiga di grano

di gemmare pane.

 

Quando il vento diventa avvoltoio

che minaccioso vola sulla preda.

I lineamenti si contraggono

La parola si fa ardesia e fuoco.

Spada e scudo.

Lastre acuminate squarciano l'oscurità.

 

Quando essa si ciba di sole.

Ecco che nel pianeta

irrompe la vita.

Serenella Menichetti

 

1 commento:

  1. Ed ecco le parole che darebbero vita a una rigenerazione. Forse alla palingenesi che tutti stiamo aspettando e non meritando. I Poeti come te Serenella, hanno voci pure, incontaminate e si può sperare che lasciandole disperdere nel cielo dei mattini di primavera diano vita alla famosa 'bellezza che può salvare il mondo'. Io mi sento impotente. Scrivere non equivale a versificare. La regina delle Arti resta la Poesia. Poco importa se la condannano all'esilio. Lei resiste. "Quando la poesia stenta a nascere/ serve parto cesareo./Niente bisturi, solo carezze per dilatare il ventre." Sei l'antidoto. La risposta. Grazie Amica mia! Ti stringo forte insieme al Nume Tutelare!

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