venerdì 1 aprile 2022

MARIO DE ROSA: "INEDITI"

 

FREE 


Cavalco l'onda libera
di quest'immenso mare
brulicante di versi.
Nato senza padroni
disegno la mia rotta
verso lidi lontani
dove non vedo reti
dei regnanti di turno.

 

Non sono capitano
non ho mozzi o lacchè
né posseggo preziosi
lemmi d'alto lignaggio.

 


Non a caso m'hai scelto
sul sentiero di spine 
malridotta illusione
donna amata poesia.

 

 

 

 

 

 

VERSILIA

 


Mi traccerà la battigia amica

 

orizzonti lontani perduti

 

e cerco la Versilia antica,

 

Undulna nei versi del Vate.

 

 

 

                                                             Ritrovo allora i meriggi

 

con ore di fuoco infinito,

 

ammiccano gli echi di Ninfe

 

cerbiatte fra il pino e l’onda.

 

 

 

Il Satiro spia tra le fronde

 

all’apice del suo desio,

 

a caccia perenne dell’eros,

 

che l’aria già pregna è di versi.

 

 

 

Qui ognuno sia uomo o poeta,

 

dal sogno si lascia cullare

 

e quando si corica il sole

 

dell’Aedo gode l’acuto.

 

 

MONDI DI MEZZO

 

Oltre le periferie
semideserti paesini
vivono telegiornali
o sconfessate voglie
d'infiniti oli fritti.

 

Nelle città ribelli
dipingono con spray 
in quaderni suburbani
di professori lividi
di cultura incazzati.

 


Passa rognoso un cane
unico testimone 
di quel sesso proibito.
Impreca l'ubriaco
con la bottiglia a terra 
al faro che l'infila;

 

 e il branco se la ride 
filma al telefonino
come sanguina un uomo

 

Carissimo Professore ,

m'è spesso dolce "perdermi" nel suo mare di versi.

Con ogni bene

 

Mario De Rosa

 

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