(Ecfrasi)
Eterna meraviglia,
Bella immagine
che il tempo non consuma. Tu fanciullo
dai riccioli increspati e dalle labbra
tumide e aperte, leste al desiderio,
resterai sempre vago e inappagato
con in cuore una musica sottile
senza fine, misteriosa, che mai
avrà l’ultima nota. E tu fanciulla
coi tuoi irti capezzoli vicini
al petto implume del giovine fremente,
resterai chiusa, in marmo incastonata
senza gioire mai di un caldo abbraccio.
Sopra di voi immobili le foglie
non potranno lambirvi, e pure l’ombre
non avranno più i giochi della luce
a dire della vita. Tutto fermo.
E tutto nel mistero inultimato.
Eterno desiderio inattuato.
Rimasti là sospesi, eternamente statici.
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