I
FOLLI VOLI
I folli voli ad ali stese dei rondoni
adunano negli occhi
la
certezza di un tempo
che
muove a nuove fronde nella valle
col ciarlio del rivolo
nello scorrere il solco
e l’erba a rinverdire tra gli sterpi.
Ancora nuvole s’accrocchiano
ma il sole tornato a splendere
ai tuoi occhi dirama, lunga dal pendio,
una piana rinata dove il tenero
dell’erba
tremula alla brezza e gode
questo sfarzo di luce che abbaglia
tra giuochi d’ali e canti striduli
nell’aria.
Dopo i silenzi nel chiuso della terra
ogni cosa a rinverdire tende
ora che agli innesti premono gemme,
ora che di ogni specie il seme
dischiude il suo germoglio
e il mare, tornato dolce nell’onda,
ha lento lo sciacquio sulla sponda
perché la sera riverberi alla luna.
Pasqualino Cinnirella Apr.-Mag.94 - 21
Questa lirica, dallo squisito afflato lirico, evoca Quasimodo nella coeva poesia "Alla luna", ed è ritmo, musica, anelito alla nostalgia e alla rinascita. Le radici sono ben sale nelle radici, nelle isole dei ricordi, ma lo spirito è teso a nuova vita. Ha respiro di gabbiano, in cerca della futura dimora.
RispondiEliminaLirica che non si allinea con la tendenza logico - narrativa dei versi di molti poeti moderni. E' figlia del passato e tende al domani come arco teso al dono.
Grazie Pasqualino!
Maria Rizzi
Grazie mia cara Maria,Non non so se meriti tanta Tua attenzione, ma dopo quello che mi hai scritto sopra; dopo il pensiero espresso sulla stessa e in altre mie poesia del caro Prof. N. Pardini reiterate volte; dopo,il bellissimo pensiero critico sulla mia silloge a Novembre scorso, di F. Campegiani mi sento letteralmente confuso e impacciato per tanta positività espressa alle mie opere. Che le mie poesia possano piacere, mi fa piacere ma sinceramente non ritengo essere all'altezza di tanta lusinghevole attenzione specie se mi confronto con quasi tutti quelli di Leucade Te compresa. Grazie Maria, grazie e ancora grazie. Pasqualino Cinnirella
RispondiEliminaQuanta leggerezza volta alla rinascita e a quietarsi dell'onda della vita. Pasqualino conferma la sua delicatezza nell'esporci in versi il percorso della natura che si fa natura umana.
RispondiEliminaInfinite grazie Patrizia, in poche parole hai centrato il messaggio che ho voluto esprimere con i FOLLI VOLI che altro non è che un canto alla benvenuta Primavera che risveglia la natura terrestre e anche quella umana. Pasqualino Cinnirella
RispondiEliminaNon è la prima volta che leggendo la poesia di Cinnirella mi colpisce la musicalità del dettato. E poiché reputo la medesima una delle principali peculiarità dell'arte poetica, rinnovo all'autore i più sinceri complimenti.
RispondiEliminaSandro Angelucci
Infinite grazie Angelucci di cuore. Ritengo sia impossibile scrivere (almeno per me) poesie senza quella musicalità verbale, senza "quell'eros verbale" per dirla alla maniera montaliana che è poi quell'elemento cardine ed inalienabile perchè un testo possa definirsi poesia. Grazie per la spontaneità del Tuo scritto che da subito ho percepito come quello di M. Rizzi e P.Stefanelli. Vi sarò grato sempre. Pasqualino Cinnirella
EliminaLe ali dei rondoni si bagnano dell'aria fresca della Primavera, alla musica delle acque canterine del rivolo d'argento.
RispondiEliminaGià in questo incipit troviamo la leggerezza del canto e la genuinità del sentire. E "i silenzi" ci dicono che "gli innesti premono le gemme" del seme che germoglia e crea nuova vita e il mare che tocca fragile le sponde per accettare nuova vita.
Complimenti, Pasqualino, per questa composizione e questi versi che la illuminano.
Umberto Cerio