sabato 11 marzo 2017

SILVANO DEMARCHI "IL GABBIANO"


IL GABBIANO

Non sa dove posarsi
l’inquieto gabbiano,
             di notte,
che segue la schiumosa scia della nave
e non sa perché la segue,
come l’uomo il suo destino.
Forse è per quelle note di swing
che escono di sottocoperta,
dove ballano le belle signore
e il negro al pianoforte leva
il suo canto di nostalgia?
Forse è perché nella pupilla nera
gli è rimasto il giovane mozzo
che con mano amica gli porgeva
grani di mais?
Forse è l’amore di terre lontane
ancora ignote ai suoi obliqui voli?
Non sa dove posarsi
l’inquieto gabbiano,
fatto a immagine del cuore.



Da NUOVO CONTRAPPUNTO. ANNO XXV N° 3. 2016        

1 commento:

  1. Nel leggere la lirica di Silvano Demarchi ho ripensato a lungo a Cardarelli e ai suoi "Gabbiani": "non so dove i gabbiani abbiano il nido / dove trovino pace" . Il nostro Autore dona a questi uccelli inquieti, privi di nido, figli del mare e del cielo, un amore per il swing, che li spinge a seguire le navi, a intonare il loro canto, non il loro pianto, sulle note della saudade intonata da mille pianoforti. E dà loro connotati speciali. Non si posano, non hanno pace, perchè 'fatti a immagine del cuore.". Il cuore, in effetti sa essere libero, anarchico, senza fissa dimora, come questi volatili, che dominano l'azzurro e
    finiscono per 'naufragare in burrasca' - Cardarelli.
    Originale e struggente. Grazie.
    Maria Rizzi

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