1° Premio al concorso "Gli autori dell'anno" sez. poesie già premiate in altri concorsi
GIUNGANO LE MIE MANI
Giungano le mie mani a catturarti
nel sonno, mentre riposi sereno.
Lascia che i miei capelli si sparpaglino
sul viso tuo, a catturar la brezza
delle tue ciglia sorprese a guardarmi.
Fluttua l’odore della primavera
dai fiori ricamati sui cuscini
che oscillano tra i vari movimenti
dei nostri corpi appena ridestati.
Sensuale il gioco di fitte corolle
si nasconde tra le ombre della notte
ed ansima la pioggia ed i piaceri
che soltanto certi elfi sanno dare.
Estatico rituale
di cenni e di consensi,
che al margine del prato si fa lago
e il lago nelle mani si fa mare
e il mare sopra il viso si fa sale
e il sale sulla bocca si fa amore.
Giungano le mie mani a levigarti
il ventre, mentre ti sveglio
suadente
a rubar di carezze ogni sospiro
nel timido albeggiare della pelle.
Germogliano i boccioli nel cotone,
sedotti dai frangenti dei cuscini
che spingono i virgulti a ritardare
l’aulente e prosperosa profusione.
S’avvita un uragano di parole
che i corpi spogli vanno a circondare
nel loro franco boicottare il sole.
Poi come l’ape insemina il suo fiore
ti posi sopra me schiudendo l’ali
impollinando lieve
l’anima ed anche il cuore.
E nel pistillo tu diventi lago
e il lago dello stame si fa mare
e il mare dentro il grembo si fa sale
e il sale dentro me diventa amore.
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