AMPLESSO
Nel giardino di rugiada
il segreto è senza tempo
ma i due volti e la metà,
in uno specchio
abbracciati nello spirito del vento
per viaggiare lo zampillo
del deserto.
E la luce
è al firmamento
nell'amplesso col silenzio
mentre vede
quel che sente
mentre arpeggia e piroetta
la bellezza,
nell'impronta che imprigiona
la scintilla del pensiero.
19 febbraio 2015
Gentilissimo professor Nazario, mi commuovono le sue letture relative alle e sulle mie poesie.
RispondiEliminaLa ringrazio di cuore con l'augurio che questa mia la trovi bene, la saluto cordialmente,
Rita Fulvia Fazio.
Ci sono tanti modi di apprezzare un'opera d'arte.A me affascinano le contraddizioni,le incertezze,mi affascina scorgere,sotto la parola,il lento lavorio di una coscienza che cerca e afferma una propria idealità.Non sempre è bella la linea retta del pensiero.
RispondiEliminaL'incipit è "nel giardino di rugiada".E' una notazione intimistica e calda ma che si dilata nel verso successivo:"il segreto è senza tempo".Il soggetto è "il segreto",quello tematico è "amplesso".La dialettica tra i due termini,il passaggio continuo tra una carica sensuale e un intimismo spirituale,costituisce il ritmo narrativo della poesia.La sensualità si palesa nei due volti "abbracciati....":una sensualità intensa ,ma misteriosa,fantastica e indeterminata perché "nello spirito del vento".L'amplesso è lo "zampillo del deserto":una immagine carica di grande intensità,che ne indica bene il valore mitico e ancestrale.Ma è una sensualità che non diventa erotismo.L'erotismo è il possesso materiale o il suo desiderio,la sensualità è trasformare la realtà in un mondo di sensazioni e così possederla."I due volti e la metà in uno specchio":versi belli e ambigui,e belli proprio perché ambigui.E' la prima conclusione di un percorso che è partito dall'intimismo,poi dal fascino misterioso dell'amplesso ma non si è ancora definito.La soluzione è nel capoverso successivo:"E la luce è al firmamento...".La luce si impone con la sua forza.La bellezza di questa immagine e di quelle che seguono non sono fini a se stesse ,ma acquistano vigore e valenza specifica in rapporto al contesto e alla storia narrativa in cui si situano.la rottura è drastica:la sensualità è"nell'amplesso col silenzio".Si definisce l'orizzonte poetico.Non è solo la sublimazione della sensualità,è la partecipazione piena ad un universo naturalistico, che rivela ed esprime non un bello generico,ma la bellezza,unica e assoluta, la stessa bellezza che da vita al pensiero.E' partecipare a tutto il creato,nel possedere la sua bellezza"nell'impronta che imprigiona la scintilla del pensiero".Il percorso di ricerca si è concluso.Un'anima ha raggiunto la propria certezza.E' una poesia ma anche un racconto e una storia
franco49
È una sorpresa la tua ripresenza Franco, colta con piacere. Alla base trovo lo stesso, reciproco desiderio a manifestarsi nel l'individualità di pensiero che fa bella la sua circolarità.
RispondiEliminaLa soddisfazione è riflessa. Vero,il pensiero nasce dalla bellezza, che non può restare senza.
Grazie, Rita Fulvia Fazio.