Poesia
breve, apodittica, incisiva, ammiccante, generosa di sinestetici allunghi in
melodie di iuncturae metaforiche. La poetessa in compagnia di una natura
loquace e cromaticamente espansa va per boschi e per mari affidando loro il
compito di concretizzare impressioni e meditazioni. Tecnica metrica di elevata
valenza, dove la stessa tmesi suggerisce al canto stratagemmi di visive
sonorità. D’altronde se la Lastri si
scopre a danzare la vita vestita di incertezza, è segno che medita sui perché
dell’esserci e sulla brevità del vivere; sugli interrogativi che non hanno
risposte; ma è anche segno di una luminosa scoperta: quella di saper vivere in
piena sintonia con la bellezza misteriosa dell’esistere: una vera danza.
La
musica deve cambiare.
Mi
scopro
vestita
d’incertezza
senza
parole
a
danzare la vita.
Nazario Pardini
Note
bio-bibliografiche
Cristina
Lastri nasce d’estate, a ridosso degli anni sessanta e all’ombra della torre
pendente in quel di Pisa. Laureata in scienze motorie, è docente nella scuola
primaria e da alcuni anni affianca all’esperienza educativa, quella di un
piacere ritrovato: lo scrivere, anche a seguito di percorsi di approfondimento
attraverso diversi generi: poesia, narrativa, autobiografia, drammaturgia;
considera la scrittura un dono e una maniera congeniale per esprimersi, con
predilezione verso i racconti brevi e le poesie, rielaborando esperienze di
vita da un punto di vista femminile.
Progressivamente si è affacciata a concorsi letterari e readings,
riscuotendo alcuni premi e riconoscimenti.
Dal 2010 è socia della Casa della Donna e fa parte
del gruppo CartaBianca, che oltre alla scrittura di genere promuove eventi
culturali affini.
Dal
2013 fa parte del circolo LaAV di Pisa, una rete di volontari che
favoriscono la lettura ad alta voce
senza preclusione di luoghi, tempi, spazi.
Ha pubblicato collettivamente poesie e racconti
brevi. Suoi scritti sono
presenti su riviste letterarie e siti online. Nel 2009 esce la sua prima
raccolta poetica, per la GH di
Viareggio, dal titolo “D’istanze”; nel 2015 pubblica la seconda silloge per ZONA Contemporanea, “Rosso profondo”.
Si
interessa di teatro, ama l’arte, la musica, i libri, il cinema e le relazioni
umane. Ha partecipato come lettrice all'evento
di SMS Biblio per la presentazione della antologia a tema "Il padre",
a cura di Nazario Pardini, edizione Enoteca Letteraria (ROMA), 2016.
Le tre poesie fanno parte dell’opera
edita "Rosso profondo".
Per approfondimenti vedi:
Cristina
Lastri
DistrattaMente
Luna
rossa, notte astratta
mente
placida, di pensieri gravida...
Aspetto
piogge di stelle
tra
nuvole e schiuma di mare.
Il poeta somiglia al bambino.
Bosco rosso
Bosco rosso
intorno
sentore di pace
musica d’acqua
accompagna la nebbia
e un fruscio di passi
vagabondi.
Nell’aria gelida
il colore della vita.
Senza
parole
Lasciva
lentezza
gesti
impercettibili fendono il fumo
danzerò
per te
queste
note languide.
Ti
guardo, il passato m’avvolge
la
mente viaggia furtiva nella nebbia...
Il
film parte, a mia insaputa
le
sequenze scorrono
la
colonna è sonora
ma
siamo fuori tempo.
Il
corpo è immobile
gli
occhi troppo stanchi
a
inseguire vecchie storie.
La
musica deve cambiare.
Mi
scopro
vestita
d’incertezza
senza
parole
a
danzare la vita.
Attraverso le mie brevi liriche Nazario Pardini ha ben colto l'essenza dell'animo femminile, leggendo tra le righe. Le parole, ancora una volta, sono rivelatrici...tracciano sentieri, disegnano percorsi che ciascuno poi trasfigura con la propria sensibilità. Qui siamo di fronte a un "fermo immagine" che raramente ho incontrato nella mia strada di poeta. GRAZIE! C.Lastri
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