Menzione d'onore al Premio di poesia
"Parasio città d'Imperia"
A MIA FIGLIA
Dai miei cassetti zeppi di
ricordi,
accanto al letto, dove
ondeggia il lume
che ha rischiarato lacrime
notturne, un giorno, figlia mia,
trarrai le tue risposte...
Ricercherai, tra sillabe
sconnesse,
vergate sopra i fogli del passato,
vergate sopra i fogli del passato,
le storie che io mai
ti seppi raccontare;
tu sgrana una ad una le mie
perle,
e lucida l'argento dei miei
anni
con la dolcezza dei tuoi
occhi belli.
Ho attraversato spesso la
mia vita
prendendo la rincorsa nei
tornanti,
le mie pupille han visto
orrori e guerre,
bambini accovacciati sulla
terra,
spogliati troppo presto
d'ogni sogno,
e tramontare sguardi
impietositi e teneri,
nel muto venir d'ombra.
E quando mi chiedesti:
“Perché piangi?”
Io non risposi, avrei dovuto
ammettere
che mi doleva il mondo,
che l'esistenza era
solamente
l'incastro di un mosaico in
bianco e nero
di croci e fallimenti,
e avevo spalle stanche...
Rivivo nel riflesso di
un'immagine
solcata dagli istanti,
ed ogni ruga è un taglio dei
miei giorni;
tu srotola il gomitolo
d'errori,
intessi nuove vesti sopra i
ferri
della tua età leggiadra,
e sboccia come un giglio a
primavera,
ed io sarò il tuo stelo e la
tua linfa;
ma un dì sarai tu il
mandorlo possente
che dona fiori e frutti,
e resterò incantata,
a soffiar brezza dentro il
tuo splendore.
Quando non mi vedrai, potrai
sentire
in mezzo ai rami, forte la
mia essenza,
e capirai che contemplai la
luna
soltanto per carpirne un po'
di luce,
creandomi un triangolo
dorato,
sfogliando sogni, come
margherite,
per ritagliare attimi
fuggenti
da regalare a te; forse, nel
cielo,
perdendoti in silenzio in un
immenso
volare senza tempo,
potrai trovare un senso alle
parole.
Un cantico di ricordi e di affetto dedicato alla figlia quello della Poetessa Nadia Milone. Sfoglia gli anni e i sogni 'come margherite' per lasciare per lasciare testimonianza dell'amore coltivato quotidianamente. E la lirica, nella sua superba luminosità, vuole rappresentare anche un testamento, non di averi, ma di perle di vita:
RispondiElimina"potrai sentire
in mezzo ai rami, forte la mia essenza"
di momenti di panica, avvolgente bellezza.
Credo che ogni figlio desideri una canzone d'amore così...
Maria Rizzi
Concordo con Maria Rizzi: questa poesia è lirica allo stato puro. Un lirismo non fine a se stesso ma al servizio dei contenuti: alti e persuasivi, così come inequivocabilmente convincente è l'autenticità del dettato.
RispondiEliminaForse (dico forse non conoscendo le altre prove) una menzione, seppure d'onore, potrebbe stare stretta ad una siffatta poesia. Complimenti, comunque.
Sandro Angelucci
Caro Sandro, in qualità di direttore artistico del Concorso Parasio Città di Imperia, laddove la signora Milone si è così ben distinta, mi sento in dovere di dire che il livello delle liriche finaliste era tale da giustificare il premio conseguito dalla concorrente. A tutti i vincitori le mie più sentite congratulazioni, e a voi, cari amici, i migliori saluti.
EliminaScopro solo ora questa piacevolissima sorpresa. Grazie al prof. Pardini per aver ospitato una mia poesia sul suo blog. Grazie anche alla Sig.ra Maria Rizzi e al Sig.Sandro Angelucci per gli splendidi commenti. Sono onorata di ricevere tali complimenti.
RispondiEliminaUna Menzione d'Onore, per me che sono agli inizi, è davvero molto, gli altri lavori erano sicuramente ad un livello superiore, ma... si prosegue, sempre, e chi lo sa cosa riserverà il futuro.
Ancora grazie a tutti.