sabato 11 novembre 2017

N. PARDINI LEGGE: "ERA SOLO LA PIOGGIA..." DI GIORGIA CATALANO



La successione dei senari con un ritmo da ondulazione marina dipinge a pennello lo stato di rapimento di Giorgia; di meditazione, di calma riflessiva, di abbandono emotivo. Ella esiste solo come elemento naturale; travasa il suo essere in rievocazioni di sentori lontani; in profumi di terra imbrunita, per vestirsi d’argento assieme alla pioggia che con lacrime care si disperde nel vento. Una simbiosi di amorosi sensi, che frastorna e illumina; che avvince e colora; che chiama e trasporta in alcove di essenze terrene; di presenze mortali; di giochi rifuggenti il silenzio.

Nazario Pardini


ERA SOLO LA PIOGGIA…

Torino, 10 novembre 2017

Ore 13.00
(in ufficio, pensando alla pioggia, di ieri sera, su Falchera)
  
Frescura
diffonde sentori
di giorni lontani
nel tempo.

Profumo
di terra imbrunita
avvolge, calando,
la notte.

S’adagia,
su meste stradine
lambisce
fogliame distratto.

Picchietta
su vecchi muretti
s’insinua, pignola,
tra i tetti.

Non tace…

Rifugge il silenzio.

D’un tratto,
sopita, si veste d’argento
e lacrime care
si disperdon col vento.



© Giorgia Catalano

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