giovedì 4 giugno 2020

DON ALESSANDRO GRECO LEGGE: "SALVATORE LI BASSI. BEATO...", GUIDO MIANO EDITORE



Salvatore Li Bassi
BEATO TOMMASO MARIA FUSCO
Il prete contro corrente

Recensione di Don Alessandro Greco


Salvatore Li Bassi, poeta, narratore e drammaturgo siciliano contemporaneo, ha pubblicato un prezioso libro in cui presenta, con essenzialità e chiarezza, la straordinaria figura del Beato Tommaso Maria Fusco (Pagani1.12.1831 - 24.2.1891), sacerdote contro corrente. Il titolo del prezioso lavoro fa subito capire quale sia la linea seguita dall’Autore che non ha l’intento di presentare una biografia del Beato, bensì un profilo, dalla gradevole lettura, che ne faccia comprendere la poliedricità e l’attualità, poiché di lui emergono la dignità dell’uomo, la coerenza del cristiano, l’esemplarità del sacerdote, l’autenticità del santo. Oltre alla Prefazione, sono dodici i capitoli in cui sono narrati la vita e soprattutto il messaggio che ha molto da comunicare oggi al mondo.
Colui che legge questo profilo ne rimane fortemente edificato, a motivo della incisività degli insegnamenti e della coerente testimonianza di vita del Beato. Alla fine, si ha la certezza di trovarsi di fronte ad una persona completa e dai molteplici doni, sapientemente armonizzati, a partire dall’alta sensibilità umana, con i profondi sentimenti, l’attenzione alla società in cui svolge il ministero e ai suoi bisogni.
Il Beato Tommaso vive una vita normale, scandita dai ritmi quotidiani, educato alla fede e alla pratica religiosa fin da bambino, con il crescente desiderio di diventare sacerdote, non per motivi umani, ma per consacrare la vita a Dio e alle persone, meta che raggiunge dopo gli anni di formazione, affrontando e superando non pochi sacrifici e numerosi ostacoli. La dimensione che maggiormente emerge dalla narrazione è quella sacerdotale. Il Beato è definito prete contro corrente perché interpreta, in modo splendido, la figura del vero sacerdote, avendo lo sguardo fisso su Gesù Cristo, modellando la propria vita sulla sua; infatti, Sacerdos alter Christus! 
Otre allo stile tipico della vita cristiana del tempo che predilige la pratica devozionistica e cultuale, il Beato Tommaso mostra uno spiccato amore per la Parola di Dio, anticipando ciò che il Concilio Vaticano II avrebbe insegnato, promulgando la costituzione dogmatica Dei Verbum (18.11.1965), al cui ultimo capitolo è trattato il tema della Parola di Dio nella vita della Chiesa, ripreso e sviluppato da Benedetto XVI, nell’esortazione apostolica post-sinodale Verbum Domini sulla Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa (30.9.2010). «La Parola di Dio – scrive l’Autore, interpretando il pensiero del Beato – sostituisce ogni alimento, quando la si accoglie con slancio, con il cuore e con fede vera» (p. 24). Nel suo pensiero e nella sua esperienza, la Parola del Vangelo che egli predica in chiesa, per strada e nei cortili, è l’unica verità, esortando i suoi uditori a confidare nella misericordia di Dio e nella Provvidenza. Ricorda spesso che un padre o una madre possono dimenticarsi dei propri figli, ma Dio non lo fa mai. La Parola, inoltre, dà coraggio, mette in fuga la paura, l’odio, l’invidia, la violenza, procura serenità, è una saggia e infallibile guida, è una medicina per i mali della vita dai quali non è risparmiato don Tommaso; egli non si lascia mai sconfiggere dalle sofferenze, anche morali, soprattutto quando è ingiustamente calunniato, rispondendo con la misericordia e il perdono nei confronti di un confratello che lo aveva per invidia infangato. Parla spesso della missione di Gesù, venuto nel mondo per dare la vita e per guarire i malati nel corpo e nell’anima.
L’Autore scrive che don Tommaso «era così innamorato della Parola di Gesù che non poteva tenerla per sé, doveva diffonderla ovunque. Ogni occasione era buona per portare il lieto annunzio» (p. 26). Alla scuola della Parola, diventa vero maestro di vita, in particolare tra i giovani, per i quali spende le sue migliori energie poiché a suo giudizio, è necessario lavorare sempre per salvare le anime. La sua presenza tra loro, specialmente tra coloro che sono soli, senza una famiglia, senza affetti e senza mezzi, è costante, generosa, gioviale. A tutti è solito dire: «Guardatevi da quanti cercano di allontanarvi dall’amore di Dio, per attirarvi nella rete dell’inganno, astenetevi dal rubare, dal bestemmiare, dall’essere collerici. Siate miti, semplici e prudenti e amatevi gli uni gli altri come Dio ha amato voi» (p. 32).
Il modello a cui i giovani devono guardare è Gesù.
E’ ovvio che sia impensabile imitarlo senza una intensa vita interiore, senza la preghiera incessante, senza la capacità di sostare davanti a Lui in adorazione o in contemp1azione del suo Sangue sparso sulla croce.
Proprio il suo Sangue, versato al momento della morte, sarà il motivo ispiratore dell’Istituto Figlie della carità del Preziosissimo Sangue, fondato nel 1873, che sarà animato dallo specifico carisma del Beato: l’amore per i poveri, il servizio e la vicinanza agli emarginati e ai malati. Egli dona se stesso, spende le migliori energie per i bisognosi ed esorta tutti a non ignorare le necessità di tante persone. Esercita la carità senza limiti, ma non è mai soddisfatto di quanto dona a coloro che bussano alla porta della casa e alla porta del cuore. E’ solito dire: «O Amore, Tu sei Fuoco, Fiamme, Incendio: accendimi, rapiscimi, bruciami. Gesù mio, infiamma il mio cuore d’amore per Te» (p. 43); «Gesù mio, il Tuo Sangue spira Carità, vuole carità. Fai cadere sul mio cuore una goccia del Tuo Sangue ed io sarò tutto carità» (ivi). Attraverso queste invocazioni, mette in rilievo che se Dio non diventa il centro della propria vita, si cercano invano la gioia, la serenità, la pace.
La vita di don Tommaso trascorre in piena comunione con il Signore. Nel suo itinerario spirituale, matura la convinzione che i tempi in cui l’uomo possa comprendere il valore della vita siano tre: la vita stessa per cercarlo; la morte per trovarlo; l’eternità per possederlo. Per essere veramente liberi, è necessario entrare nel Cuore di Gesù e attraversare il mare della sua misericordia; accostandosi al suo preziosissimo Sangue, non si avrà mai timore del dolore che egli considera come la via che porta alla croce e alla risurrezione. L’Autore scrive: «Certamente il dolore è un mistero, come l’amore e il perdono, ma nel dolore è contenuta la grazia che purifica, santifica e rinnova. Da quando ha conosciuto il valore della Croce, ha ritrovato la pace, la fede, l’equilibrio, la forza» (p. 64). Con la sua esperienza, matura la convinzione che il dolore, unito al dolore di Cristo, abbia un valore salvifico, come San Giovanni Paolo II scrive nella lettera apostolica Salvifici Doloris (11.2.1984), sul senso cristiano della sofferenza umana.
L’Autore chiude il libro con un sentito ringraziamento a don Tommaso per la vita donata a Dio e agli uomini. Dopo attenta lettura, anzi, dopo profonda meditazione, è possibile darsi ragione del sottotitolo: Un prete contro corrente, sia per la società del 1800, secolo in cui vive, sia per la società contemporanea. E’ un prete contro corrente nel 1800 poiché va oltre il devozionismo e il culto per promuovere la fede autentica, l’esercizio della carità vera, lo spirito missionario. Vivendo tra la gente e per la gente, impegnando la sua vita nell’evangelizzazione, non fa che anticipare ciò che Papa Francesco desidera: una Chiesa in uscita, come scrive nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium (24.11.2013), sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale (cf nn. 20-24).
Don Tommaso è considerato anche oggi un prete contro corrente poiché il suo modello di vita si impone ancora con forza, facendo leva su quattro pilastri fondamentali, tipici della Chiesa nascente, come si legge negli Atti degli Apostoli (2, 42-48): la Parola, l’Eucaristia, la preghiera, la condivisione dei beni affinché non ci siano più i poveri.
Si impone soprattutto oggi il modello di prete che imita Cristo, che si fa servo della Parola, vicino agli ultimi, vincendo la tentazione dell’arrivismo, dell’imborghesimento e assumendo uno stile di vita squisitamente evangelico.
Chi legge queste libro ne trarrà grande beneficio per la sua vita cristiana attraverso la testimonianza di un prete umile, ma fedele a Dio, agli uomini e alla propria vocazione.

Don Alessandro Greco
  
Salvatore Li Bassi, Beato Tommaso Maria Fusco. Il prete contro corrente, Guido Miano Editore, Milano 2020, pp. 80, € 16,00; isbn 978-88-31497-10-7.


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