giovedì 1 luglio 2021

LAURA BARONE: "INEDITI"

Poesia fresca, nuova, sperimentale questa di Laura, che azzarda ritmi e sonorità di ampia effusione umana. Qui pathos e logos si completano in  una visione di interrogativi sulla vicenda terrena.  Dalla concretezza dei singoli elementi si passa ad una visione ampia e totale dei pensamenti sull’essere e  l’esistere che spesso ci stanno addosso come la pelle.  Scrive la poetessa  nel suo ultimo verso: “…Lo sai, Dio?/…/Non hai fatto un bel lavoro./Non c'è nulla di nuovo, proprio nulla.”. Una affermazione che ci inquieta e ci predispone alla riflessione sulle cose del mondo, sulla  vita, sull’esistere.

Nazario Pardini

 

BANALITÁ

 

Serve solo un abbraccio,

di quelli banali che  spezzano il respiro,

e  strappano il crudele

baratro delle attese;

di quelli che risvegliano i sogni d'una vita

e   assorbono in silenzio una ferita.

 

Si, proprio quelli piú

comuni,

gettati via distratlogos si tamente

che fingono di essere veri

ingannando corpo e  mente.

 

PARTITA A DADI

 

Oggi l' ortensia in cortile

ha il colore  indefinito  di un dubbio.

La città  sente l'afa che attanaglia

e i merli beccano quel che resta

d'un hamburger gettato in un cestino.

La strada è a senso unico

come il fiume d'umanità  che passa

incanalato senza vie d'uscita.

C' un' ambulanza sul passo carraio

Hypnos e Thànatos stanno lanciando i dadi.

Domani l'ortensia cambierà  colore.

 

 

OSSERVANDO

 

Ne ho conosciuti di poeti venduti;

di civette impomatate e malate;

di pifferai che raccolgono topi

senza  alcuna magia e senza ritegno.

Ho visto le cicale velenose

bere dove l'acqua resta limpida

e poi strusciarsi ad un cielo di sugna.

 

Il mio bicchiere me lo tengo vuoto

lo riempio solo dei fonemi che amo,

quando stappo la bottiglia che il tempo

lascia per sbaglio nella mia cantina.

E poi  scortico l'erba dei  penseri

non appena comincia a germogliare.

Non seguitemi, quest' asfalto brucia.

 

DISTOPIA N. 32

( Cane sciolto ).

 

Non c'è nulla di nuovo, proprio nulla.

 

Èè solo la spasmodica ricerca

che oscilla come pendolo ormai insano,

sospesa al filo che lega al limite.

 

Non c'è nulla di nuovo, proprio nulla;

 

che sia rigurgito d'un fine Bardo

oppure riscoperto  rimasuglio

sconfinato qui, dagli anni Settanta.

 

Allora, dove libero poesia?

 

Nell'aia a razzolare tra i mortali

o nell' Empireo sempre piú deserto?

 

Non c'è nulla di nuovo, proprio nulla.

 

Memo: evitare chi ha verità in tasca

e le orgasmiche rime dell'istinto.

 

Avevamo programmato  il futuro...

Ora la realtà distopica è qui.

 

Torneró a guardare l'acqua che cade

dalla punta seccata d'una foglia,

e gente che s'affanna senza senso

a correre piú d'un dannato virus.

In fondo è Autunno,

e sono un cane sciolto.

 

Lo sai, Dio?

Non hai fatto un bel lavoro.

Non c'è nulla di nuovo, proprio nulla.

2 commenti:

  1. RICEVO E PUBBLICO

    Come diceva Bertrand Russell "il mondo non ha bisogno di dogmi ma di
    libera ricerca." Questo pensiero mi ha guidato in questo periodo di
    profonda riflessione e lo trovo adattabilissimo anche al concetto di
    ricerca poetica che sto elaborando in questo periodo. Queste poesie sono
    un piccolo esempio di una ricerca che va verso un "non tempo" scevro da
    schemi prefissati e in direzione di una "lateralizzazione" dell'"Io"
    posto al margine di un mondo interiore sempre in precario equilibrio tra
    espressione intimistica e osservazione e interazione con l'esterno.
    Un sincero grazie a Nazario Pardini per le sue sempre attente e
    incisive osservazioni.
    Laura Barone

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  2. Ho letto con interesse e sotto un certo profilo intimamente condiviso queste composizioni di Laura Barone. Ho compreso anche la sua nota aggiuntiva a cui mi piace unirmi con poche parole di esperienza personale..
    In certi particolari momenti della nostra esistenza anche la poesia ci segue negli stati d'animo, è allora che l'esigenza di un cambiamento , anche solo formale, si fa sentire più forte che mai. Ne risulta una produzione nuova, vera e sentita, come un rinnovamento, che tuttavia niente ha da invidiare al genere tradizionale.
    Auguro alla Poetessa serenità e ogni altro bene.
    Edda Conte.

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