sabato 10 luglio 2021

SERENELLA MENICHETTI: "NON SAPEMMO"

NON SAPEMMO

 

Serenella Menichetti,
collaboratrice di Lèucade






Non sapemmo mai di vie

non percorse.

Le immaginammo solamente.

A volte piane.

A volte in salita.

Dubbiosi

ci trovammo a pensare

di avere sbagliato cammino.

 

Nel labirinto della vita

la scelta di una via

si prospetta complessa.

Capimmo in seguito

che in qualsiasi  percorso intrapreso

sarebbero stati determinanti

l'equilibrio nel cammino

e la curiosità nello sguardo.

Capimmo in seguito

che la meta stava nel viaggio.

 

Adesso che i nostri occhi

si sono fatti: mare e cielo.

Bosco e lago.

Acqua e fuoco.

 

In lontananza percepiamo

un rumore lieve.

Come gocce d'acqua

scorriamo lentamene

nella via del fiume.

 

La consapevolezza

della foce

ci rende complici.

 

Più avanti

l'infinito mare spalanca

le sue liquide braccia

 

 

8 commenti:

  1. Una splendida lirica in levare, Serenella mia, che trova il suo focus nel verso 'la meta stava nel viaggio'. La nostra permanenza terrena è limitata, ma non per questo dobbiamo vivere passivamente oppressi dal mostro che costruiamo con le nostre mani e che definiamo destino. Qualcuno scrisse che 'siamo parte di tutto ciò che troviamo lungo il viaggio'. Occorre fare di ogni passo una scelta. Creare noi stessi e assumercene l’intera responsabilità, se vogliamo che i nostri occhi si facciano "mare e cielo / Bosco e lago. / Acqua e fuoco".
    Versi magnifici, filosofici e sociali, che ci spronano a osare. Ti sono grata e ti stringo estendendo l'abbraccio al nostro Condottiero, che insegna quanto la strada dia senso alla vita.

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    1. Grazie cara Maria è per me sempre un grande onore ricevere i tuoi gratificanti commenti. Un grande abbraccio.

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  2. Grazie Serenella per ricordarci che dove "l'infinito mare spalanca le sue liquide braccia" è il senso del cammino. Claudio Fiorentini

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  3. Temi ed emotività borghesiane. Bella!

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  4. "La consapevolezza

    della foce

    ci rende complici."

    Hai ragione.
    "Fa sun chi t'ha da far ma sensa rabia         Fa' ciò che devi fare ma senza rabbia
    e ogni tant ricord'te chi te vif              e ogni tanto ricordati che sei vivo  
    Il temp as na va vì cume la sabia             Il tempo se ne va come la sabbia 
    prestu a ven noit e indan tuti a durmir    presto sarà notte e andremo tutti a dormire 



    T'ricorde Peru, Minni, Me, Lurens           Ti ricordi di Pietro Domenico Meo Lorenzo
    i durman già:  ian pi nin mal al dens      dormono già:non hanno più mal di denti 
    Madleina, Cia, Togna, Disulina              Maddalena Lucia Antonia Desolina 
    iasivan prò iui bel e la pel fina            avevano veramente occhi belli e la pelle fine 
    i balan pì: i durman anche lur              non ballano più: dormono anche loro
    i ciantan pì i fan pi nin l'amur...           non cantano più non fanno più l'amore..."

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  5. La consapevolezza rende più morbido l'arrivo.
    La consolazione di non avere più mal di denti anche.
    Grazie
    Serenella

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