lunedì 19 luglio 2021

LIDIA GUERRIERI PRESENTA:"FEDERICO CINTI"

Lidia Guerrieri,
collaboratrice di Lèucade






Caro Professore, vorrei sottoporre alla Sua attenzione  questo amico poeta: FEDERICO CINTI, professore di Lettere  in un Liceo Scientifico di Bologna. Federico è un profondo conoscitore della metrica ed un esperto anche nel campo della metrica barbara. E'  poeta sensibile e appassionato, dal ritmo impeccabile e dal lessico raffinato. Ha una memoria formidabile che lo aiuta tanto nell'insegnamento dato il suo problema di vista. Quanto a conoscenza dei classici italiani, latini e greci ha pochi rivali. Infaticabile, sta preparando uno studio sulla metrica barbara in Pascoli e lavora a vari saggi. E' persona  colta, gentile, serena, modesta, di profonda, saldissima fede. Le mando  quattro poesie sue tanto per  dare l'idea...Ho per lui  affetto e stima perchè merita l'uno e l'altra. le mando qualche sua poesia  sperando che anche a Lei sembri adatto ad approdare  sull'Isola. Un abbraccio-

 

1.

AEREI PETALI DI ROSA

 

E in questo mare languido mi manca

la tua voce, il tuo sguardo di dolcezza,

immagine di un’anima ormai stanca

sopra l’azzurra linea della brezza.

 

Addio non fu. L’antica tenerezza

trattiene il cuore. Il mondo intorno arranca,

oggi e per sempre. La magia si spezza,

raggio lontano, antica vela bianca.

 

Nel sole il guizzo eterno di ogni cosa

attende senza fine il compimento

del vero, ora riflesso in uno specchio.

 

Addio non fu. Sarà nel nuovo il vecchio

mistero, il senso estremo che nel vento

echeggia, aerei petali di rosa.

 

2.

GIORNO D’ESTATE

 

Affiora arcana all’anima

un’aura di dolcezza indefinibile:

già fu nella memoria

un tempo dileguato oltre ogni limite.

 

Rivedo aeree immagini

in controluce, su uno sfondo tenue,

appeso quasi all’attimo,

come chi, per un fragile incantesimo,

 

ha sognato il miracolo

indicibile, il mare azzurro al lucido

alito a cui s’increspano

riflessi liquescenti d’oro tremulo.

 

Ancora brevi brividi

vagano in cielo sulla nera linea

adagiata sul concavo

nulla in cui tutto sembra tra le nuvole.

 

Nel cuore si dissolvono

i dubbi, le incertezze: solo gioia

nell’ora che dilegua

inerte in questo giorno di tripudio.

 

3.

SOLSTIZIO

 

Esile velo sull’azzurro il vento

chiama al suo soffio l’anima sospesa,

caducità dell’attimo, tormento

etereo che dilegua nell’attesa.

 

S’allaga il cielo, lucida distesa

oscillante tra il nulla e il nuovo evento:

lassù, vinta anche l’ultima difesa,

si stempera ogni corsa a passo lento.

 

Tutto giace. In un languido bagliore

il sole si è adagiato ad ascoltare

tra gli alberi le tremule cicale.

 

Il tempo è fermo. A nulla adesso vale,

ultima riva, l’infinito mare

mosso dalle onde placide del cuore.

 

4.

SOGNO IL TUO VISO

 

Sull’azzurro uno sbuffo di colore,

ombra di un’ombra assorta sul contorno:

gli alberi al vento frusciano dintorno

nenie ignote sul languido torpore.

 

Orme di voci affiorano nel cuore,

impalpabili attese di un ritorno

lontano, lievi immagini d’un giorno

tra il tutto e il nulla, l’anima d’un fiore.

 

Un’eco, tutto qui, riso d’un riso

oggi non più sentito, gioia rara,

vana dolcezza sulla via smarrita.

 

Il tempo fugge insieme con la vita

senza mai soste. Un soffio ci separa

o ci unisce, chissà: sogno il tuo viso.


Federico Cinti

 

 

2 commenti:

  1. Lidia mia, hai fatto un grande Dono a noi abitanti di Leucade presentandoci un Poeta di simile levatura. D'altronde, conoscendoti, non potevi porre all'attenzione del nostro Capitano e di noi lettori un artista qualsiasi. Le liriche di forte eco carducciano, anche in virtù dell'amore per la metrica barbara, ovvero
    della metrica quantitativa dell'antichità classica, basata sulla lunghezza delle sillabe, che caratterizzò le sue Odi, sono di una musicalità travolgente e viaggiano sul registro di una malinconia simile a dissonanza, a un ritmo alterato. Mentre fuori tutto accade con un vertiginoso ritmo da cascata, dentro c’è una lentezza esausta da goccia d’acqua che cade di tanto in tanto e restituisce l'incanto del sogno.
    "Il tempo fugge insieme con la vita
    senza mai soste. Un soffio ci separa
    o ci unisce, chissà: sogno il tuo viso"
    Esaustiva la chiusa dell'ultima lirica. Un Poeta della nostalgia lieve, del tempo che non sottrae la magia del
    bello. Ringrazio ancora Lidia e il Poeta Federico Cinti e li stringo entrambi ammirata.

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  2. Ancora una conferma per Federico Cinti con questa bella presentazione di Lidia. Il Prof. Cinti è secondo classificato al Concorso Internazionale Modernità in metrica 2020-2021 con la splendida opera "Dialogo con mio padre". Naturalmente Nazario Pardini è giurato in questo concorso che non poteva lasciarsi sfuggire tanta maestria. Grazie!

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