mercoledì 2 settembre 2015

MAURIZIO DONTE:; "LA BATTAGLIA FINALE"

Maurizio Donte collaboratore di Lèucade

-La battaglia finale-

L'aurora risorse, quel giorno, più tardi
e attoniti, del nemico, sul campo, 
errarono gli sguardi.
Furente Setànta colpiva in guerra
e tremaron fin le radici di Madre Terra.
Cantarono a lungo, i canti dei Bardi,
l'impresa e l'eroe, fino ai secoli tardi.
“Giungeva il Mastino, coperto di sangue,
sul carro di guerra, irto di spine,
e lance scagliava e trafiggeva guerrieri,
l'occhio feroce il nemico atterriva:
nero di pelle, fumante di fuoco,
fulminava i nemici. 
Con artigli potenti, 
spezzava le schiere.
Passava il carro, 
come un nembo di fiamma,
e solchi di sangue lasciava in terra:
così il Cane di Cullan, 
scese alla guerra”!
Sopra i campi di Erin 
si compiva la strage
che nemmeno Setànta poteva fermare:
in un piccolo luogo del suo grande io,
ardeva potente, la Furia d'un dio,
ma l'ira possente che l'aveva preso,
non si poteva arrestare 
e a lei s'era arreso:
cantava la morte, dentro il suo cuore.
Snudate le zanne, con cieco furore
in memoria dell'amico suo morto 
compì gesta di grande valore
e al nemico diede quel giorno
un tremendo dolore!
I Thuàta dè Danann, videro l'orrore,
ma solo la Morrigan, 
esultò nel suo cuore!
Venne la dea e bere quel sangue, 
finché ebbra di morte, sul campo, 
circondata dai corvi, 
non cadde esangue
in un sonno profondo
e dell'oltremondo,
con un tonfo sinistro,
si richiusero le porte.


4 commenti:

  1. Gentilissimo come sempre. Grazie Professore...spero che qualcuno voglia commentare questo passo del Mito del Mastino di Cullan, è la pagina che segue al lungo duello in cui Setanta è obbligato per motivi d'onore ad affrontare il suo migliore amico e a ucciderlo, un affronto terribile per lui e un dolore che gli costerà la vita...visto che dopo questo momento di Furia, rinuncerà per sempre al suo lato divino e combatterà e morirà da uomo.
    è questo l'acmè, il punto di svolta dell'intera, tragica leggenda del Mastino di Cullan.

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  2. L'Opera monumentale di Maurizio evoca, per estensione e grandezza, l'Iliade di Omero... Anche lo scontro , narrato in questo splendido Canto, riporta inevitabilmente alla memoria le figure di Ettore e Achille. Gli ero sono violenti, prepotenti, arroganti. Il che conduce a un' altra differenza tra i due, che riguarda, appunto, il loro rapporto con il resto del mondo: la patria, la famiglia, gli amici... Lo scontro li costringe ad armarsi l'un contro l'altro e, sul campo di battaglia, si compie la strage. Il mastino del caro Maurizio é un Poema di dimensioni enciclopediche, rifinito dall'Autore con cura e con quotidiana devozione. Il risultato si evince da estratti dalla forza sanguigna e prorompente di questa lirica, che riassume "La battaglia finale". Ho detto più volte all'Autore che commentarlo era davvero troppo difficile per una profana come la sottoscritta... Sono ammirata dalla sua attività indefessa e dalla capacità di scrivere secondo i canoni della metrica classica calandosi addirittura nella leggenda, ma avverto l'esigenza di avvicinarmi alla sua Opera in punta di piedi, in quanto sono consapevole dei miei limiti...
    Ciò non toglie che versi come quelli de "La battaglia finale" hanno un respiro così ampio e un impatto espressivo così forte che non si riesce a rimanere immuni al loro fascino.
    Maurizio si accinge a dare un seguito al suo Poema. Gli auguro di trovare il tempo e il coraggio necessari per riuscire in un'impresa tanto ardua...
    E lo ringrazio per quest'Opera monumentale che funge da insegnamento e da sprone!
    Maria Rizzi

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  3. Errata corrige: gli eroi; dagli estratti.... Chiedo perdono all'Autore.
    Maria Rizzi

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  4. Grazie, cara Maria...più che di un seguito si tratta di una ulteriore revisione e forse di un ampliamento a momenti della vita del Mastino che non ho ancora toccato. La scelta è dura, ampia è la leggenda di Setànta, quasi infinita, dato che per secoli e secoli, i Bardi, aggiunsero del loro a quanto era già stato tramandato. Buon ultimo, ho fatto lo stesso. Ma a questo punto sento l'esigenza di studiare più a fondo l'opera di Yeats che riguarda l'argomento, sarà lunga e dura e non so se riuscirò, o se mi dovrò accontentare di una semplice revisione migliorativa. Ci vorranno anni, ancora, temo.

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