lunedì 7 settembre 2020

ANTONIO SPAGNUOLO: "TRAMONTO"


Tramonto

Dove le foglie inverno arrugginisce
lì c'è un sospiro che incalza, e nell'attesa
trafiggo ultime arterie tra le labbra.
Hanno riflessi al tramonto le ferite
ed il sussurro trova nel selvaggio
cammino il frammento della nostra storia,
la paura di memorie disciolte nella mente.
Per parabole incerte
l'intaglio sigillato dei ricordi
il vortice degli istanti, del cristallo,
delle crepe,
ha lo sgomento per un'altra menzogna.


1 commento:

  1. Il grande Antonio Spagnuolo, che ho avuto l'onore di conoscere e di premiare -, ha inciso nel granito del linguaggio una lirica di levatura straordinaria e, nel leggerla e rileggerla, ho sperato, come Amleto, che la carne di noi uomini, troppo dura si sciogliesse e ritrovasse
    "il frammento della nostra storia,
    la paura di memorie disciolte nella mente".
    I versi non sublimano, intagliano la vita, con dolce fierezza. Vita di 'crepe', di incertezza, e di probabili 'menzogne', vita da uomini, che scrivono come dei,che fanno sì che ogni nota si levi in aria e, con la sua forza espressiva, immobilizzi il tempo. Occorre essere grata alla vita per il dono di Poeti simili, che ci sollevano da terra e ci avvicinano al cielo. Ringrazio di cuore l'amico Antonio e lo ringrazio per tanto Dono.

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