Maria Rizzi,
collaboratrice di Lèucade
COLORE DI DONNA
La forza di una
nuova rinascita
(Santelli
Editore)
in
precedenza e di liriche inedite, colpisce profondamente sin dall’introduzione
del
professor
Domenico Mazzullo, Psichiatra di grande levatura, che con pudore e umiltà
asserisce
di aver sempre dubitato della poesia, di essere convinto “di non comprenderne
il linguaggio spesso astruso ed ermetico, di non riuscire a provare le
personali emozioni che il poeta vive e sottopone”. Le sue convinzioni vengono
travolte dal testo di Liliana, dalla sua purezza, dalla sua ispirazione, dalla
capacità di far dono della propria anima. E la stessa Poetessa, che si
distingue anche nell’ambito giornalistico e che ama corredare
da situazioni
conflittuali, ottenuto facendo riaffiorare alla coscienza dell’individuo gli
eventi responsabili rimuovendoli dal subconscio.
Conosco
Liliana da anni e sono consapevole della sua anima di raso e della sensibilità
spiccata
che la caratterizzano e opterei per una purificazione intesa quasi in senso
psicoanalitico. La poesia è il suo modo di risolvere, di ritrovarsi, di
rivolgersi agli altri e a se stessa. E non va considerata una scelta intima, ma
intimista, visto che le sue liriche sono condivisibili, possono fungere da
specchio per le storie di tantissime persone, soprattutto di molte donne. Il
titolo e la mia ultima considerazione non devono, però, far pensare a un libro
femminista. Liliana scrive al femminile, che è ben altra cosa. Racconta ‘i colori’
che contraddistinguono prevalentemente noi donne, senza accusare gli uomini, anzi
chiamandoli a partecipare, a capire insieme gli stati d’animo e i sentimenti.
La
prefazione dell’ottimo e umile Professor Mazzullo termina con una poesia dalla
quale
non si può prescindere, in quanto è la migliore forma di ammissione alla
Silloge:
“La mia anima
è
come un’arpa
Amala,
rispettala
e
se la suoni
ti
donerà
una
melodia meravigliosa” - tratti da “La mia arpa” ( o la mia anima)
L’arpa
è uno strumento così antico che veniva usato nelle civiltà primitive. Possiede
47 corde e sette pedali e viene suonato con le unghie. Quale strumento si
addice di più alle vibrazioni di un’anima? Ascoltare la sua musica significa
sentire la propria corrente interna rallentare attestandosi sul canale
spirituale. Non si tratta di amore, ma ha a che fare con la voglia
incontrollabile di oltrepassare i confini ed entrare il più lievemente
possibile in contatto con gli altri esseri umani.
Ed è
pizzicando l’arpa che
“ … e improvvisamente
quel dolore
si fa vita
ma non più voglia
di morie” - tratti da “Le rocce e il mare”
“Profumo di mandorle dolci
l’amore impasta le nostre carni
in una danza tribale senza fine
primordiale gioco di amanti
fragilmente uniti dalla loro profumata
passione” - tratti da “Zenzero e cannella”
Un
viaggio quello di Liliana, attraverso le stanze degli anni - abbiamo detto che
si tratta di un’Opera omnia -, e attraverso le stagioni del tempo. Il secondo
Capitolo, senza titolo, rappresenta, infatti ‘un approdo’, come recita la
poesia che dà esso inizio, e come si evince dallo srotolarsi della musica
dell’arpa. L’esistenza scorre come un lungo sospiro e segna la consapevolezza
di ciò che si diventa, di quanto si possa fiorire nuovi alle esperienze date
per scontate in precedenza:
“… perdermi nel
sogno senza nome
che però continua
a illuminarmi
le gote
e il viso
tatuato d’amicizia
trasporta un vento
velato di verde speranza” - tratti da
“Amicizia”
Il
terzo capitolo si intitola “Rinascita” e
Le
unghie sottili di Liliana, carezzano l’arpa e narrano gli infiniti sentieri dei
versi, le strade che consentono di percorrere, la mappa delle emozioni che
sanno enumerare, le libertà che permettono di conquistare.
Tramite
Lo
stile della nostra Autrice è fluido, immediato, privo di artifici semantici e
di figure retoriche. Le sue liriche amano i colori forti e trascinano in
vertiginose, dolcissime
scoperte. Sono musiche antiche e sempre attuali, forse celtiche, che ci spingono a superare le malinconie e a riappropriarci della nostra essenza.
Maria Rizzi
Ringrazio ancora e sempre il nostro superbo Condottiero per il risalto che dà a ogni lettura critica, anche a quelle della sottoscritta, che come afferma un Amico, si possono definire 'letture partecipate'. Un forte abbraccio a lui e a Liliana.
RispondiEliminaBello e prezioso come un merletto il commento di Maria Rizzi alla silloge di Liliana Manetti. Attraverso il suo approfondimento ne svela la levità e la purezza, come di spuma di mare. Conosco Liliana e i suoi colori tenui, la sua sensibilità.
RispondiEliminaE i versi che Maria riporta nel suo commento le assomigliano, nella delicatezza e nel "Colore di donna".
"La mia anima è come un' arpa.Amala, rispettala e se la suoni ti donerà una melodia metavigliosa".
Complimenti a Maria e all' Autrice e un caro saluto al nostro Nume tutelare che ci fa incontrare su questa Isola!
Loredana D'Alfonso
Ti ringrazio con tutta l'anima, Lory, della tua presenza costante e dei caldi apprezzamenti. So che conosci bene anche Liliana, siamo davvero in tanti e vicinissimi anche nella distanza! Ti bacio.
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