giovedì 10 settembre 2020

MARCO DEI FERRARI: "VENEZIANA"

Veneziana


Stupore ingorgo

d'acque bacino miraggio

scrigno d'agguati Museo risorgo

redento smaschero congiure

che Carnevale di fondaci tabarro

per secoli lunghi rinvolgo...

canalasso canaletti m'intrico

tra calli-gobbi campielli-sbusi

lagunaria scivolo Ponti su gondolini sfilanti...

ombra da Rialto serenissima alla Paglia

maremusico per botteghe mercante m'aggiro

POLO CABOTO... VIVALDI GOLDONI...

MANIN CASANOVA m'ispiro

bucintoro mi sfido brulicando Portali

sacri silenzi illuso sospiro

Piazza Marco... aleggia leoni... tramonta colonne...

Frari Scalzi... saliscende Giganti...

rosso sangue cupole rinsalda

maschere nere danzando rimbalza

colombina Venezia incalza

 

Marco dei Ferrari

2 commenti:

  1. Marco caro, con il tuo stile, che non finisce di stupire, e che nella forma ricorda, forse,Bukowski, vista la propensione a evitare l'uso degli articoli, in questa lirica immaginifica e ricca di colori rendi omaggio alla città di Venezia. Direi che la affreschi, con conoscenza e passione, rendendola un 'quadro figurativo'. E si tratta di una delle nostre città più complesse e ricche di Storia. Ci rendi partecipi della tua ideale 'passeggiata' per i Musei, per i Ponti più famosi, attraverso i canali e, nel quadro sembri incontrare i personaggi illustri che le hanno dato i natali, come Vivaldi, Casanova, Goldoni. Sembri incontrarli nell'avventura tra i portali e, dopo il famoso convento dei carmelitani scalzi, inserisci nel ritratto il celeberrimo Carnevale, le maschere, che contraddistinguono Venezia e forse tutti noi, se è vero ciò che disse il grande Vittorio Gassman, ovvero che "abbiamo bisogno delle maschere perchè si è dei bugiardi sin dalla nascita e si diventerebbe pazzi non recitando". Una poesia che è avventura e quadro, e che rappresenta un grande tributo alla nostra città più misteriosa e particolare. Grazie di cuore. Ti stringo.

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  2. Maria Rizzi, con la sua sempre acutissima impressività, ha ripercorso un itinerario "passionale" e "materico" di attività lirico-esistenziali ineludibili.
    La ringrazio con la stima più profonda e sincera per la Sua ammirevole capacità analitico-narrativa che mi incentiva a leggerla nel rispetto più meditato e consapevole delle Sue preziose valutazioni.

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