domenica 10 maggio 2020

ESTER MONACHINO LEGGE: "TRACCE DI UMANA SOLITUDINE" DI GIOVANNA DE LUCA, GUIDO MIANO EDITORE



Giovanna de Luca
TRACCE DI UMANA SOLITUDINE
Guido Miano Editore, 2020



Se dell’universo poetico-narrativo di Giovanna de Luca si dovesse fare una trascrizione musicale, indubbiamente sarebbe in una tonalità minore tanto è il tocco malinconico che trascorre nello scritto infiltrandosi nell’animo del lettore e facendosi coabitatore dei fremiti e dell’intimo caleidoscopio cromatico del poeta.

Il volume di poesie e racconti Tracce di umana solitudine, edito da Guido Miano in Milano, ha tessuto lirico-immaginifico nei versi e realistico, con un timbro di tristezza che talvolta traduce amarezza ed una nascosta passione non manifestata, non esplosa, nei nove racconti. Tutto scritto con mano di lievezza, pregno nei contenuti, segno che il dettato ha a lungo sostato nell’intimo a macerare, a maturare, a farsi lievito di vita e di scrittura.
Vi è un verso, nella poesia Il cigno (pag. 15) che si ritrova tra le riflessioni del racconto La decisione (pagg. 57-61 e precisamente a pag. 59): “E tutto è nulla”. Certamente questa immagine-affermazione traduce una vertigine interiore smisurata, uno sguardo su quel perimetro intimo dove è il regno della solitudine, delle penombre che non tralasciano passare lo sfrecciarsi di calorosi raggi, lasciando oltre da sé, pure se per un infinitesimale spazio temporale, la coralità umana. Come se tanto dolore si fosse impossessato della gioia incrinandone il nucleo di positività e meraviglia: vedi la poesia di pag. 31 Grezzo diamante.
Invero, la coralità fattiva e simbolica della natura c’è, e in tutta la sua incomparabile bellezza, in tanti versi sparsi della raccolta, a fare stupendamente presenza di sé, ma soprattutto nella poesia Cap Fréhel dove eriche, ginepro, finocchietto selvatico e la luna profumano, plasmano la roccia, si fanno amanti del vento.
Dalla ricca e suggestiva prefazione di Nazario Pardini, di notevole efficacia nel cogliere l’intimo della de Luca percorrendone i tratti essenziali del testo, estraiamo: “un filo rosso, un leitmotiv li percorre determinandone un continuum: l’amore per la natura, il gioco delle parti /.../ I racconti sono veri spaccati che parlano di fatti, di vita, /…/ che narrando, scivolano via come acqua di sorgente. /…/ tutto ci chiama a una lettura di intensa intrusione partecipativa.”

Ester Monachino


Giovanna de Luca
TRACCE DI UMANA SOLITUDINE
Prefazione di Nazario Pardini
Guido Miano Editore, 2020
mianoposta@gmail.com


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