mercoledì 6 maggio 2020

VALERIA SEROFILLI: "POESIE"


Come su rosa

Perché non sfioriscano le rose
ne va colta la fragranza
che invade la stanza
accarezzata appieno l'essenza,
senza aver mai timore delle spine
senza guanti/ anche se di seta
senza mai chiedersi/ fino a quando la rugiada
delle foglie e stelo il fresco verde
e il rosso acceso/ dei petali d'amore
Tutto questo penso
mentre mi poso sul tuo petto
come su rosa/ perché la felicità
in fondo, non è altra cosa!
Copyright Valeria Serofilli
31 gennaio 2020
Tutti i diritti riservati
Legge sul diritto d'autore (L. 633/1941)


Dedicata

Dormi nella nostra stanza.
Bellissimo
con il braccio alzato e gli occhi chiusi

Mi piace pensare che sognino di noi 
per sguardi di rinnovato infervorato amore.



  
Funzione religiosa

Gremita era la chiesa:                                        
non mancava nemmeno / la sua migliore amica                         
con quel cappellino                                           
accessorio integrante / di quell’ultimo acquisto di Moschino     
La Chiesa era gremita: il prete che tesseva /  le lodi di una vita
Più pregi o più difetti?
Difettava semmai, la necessaria volontà di elencazione
non trattandosi , stavolta, di confetti
E tanti fiocchi - Ma non  rovinavano le panche? -
- Se al matrimonio no, almeno adesso le son concessi
anche se neri e non bianchi -
Tanti i convitati al lugubre banchetto: chi si batteva a croce il petto,
chi ricercava / disperato,  un fazzoletto
La Chiesa era gremita. Chi pensava,
tra un pianto ed una rosa
che forse, in fondo, era più pazza che estrosa
inadatta alla vita, al contingente
C’era  il Prefetto,
dispiaciuto per non averle concesso
il patrocinio a quel suo ultimo progetto
Tanti i discorsi sommessi in fondo all’androne
C’era anche il ladro
col sacchetto vuoto / del suo ultimo misfatto
C’era anche il gatto / col fiocco nero d’organza:
non si era mai capito se l’amava
certo la seguiva ovunque anche se a debita distanza
E c’era lui, assenza / presenza
che di lei sapeva tutto e non aveva niente
vestito a lutto impeccabilmente
ma un lutto artistico, con quella penna all’occhiello
ed il suo piccolo, immancabile ombrello
che forse pioveva e nero per fortuna, che si addiceva
La Messa è finita: andate in pace
No, aspettate, c’è una postilla o forse un refuso:
“Da leggersi al momento opportuno: istruzioni per l’uso”.




 Madre

Nei piccoli gesti / consigli
ti ricordo:
tu che togli l’aria al sacchetto
per la fragranza
a riempire della tua presenza
l'intera stanza
E quando l'alba mi chiamerà al tramonto
saremo entrambe luce comunque
mentre luce rischiarerà il tuo corpo
per un prossimo /più duraturo incontro
Sarà allora che s'intrecceranno per sempre
le nostre mani
a nodo imprescindibile d'amore:
quando luce ne suggellerà il calore
unica forza condensata in esplosione.



Lettera al figlio 

Vorrei vedere nel film dei tuoi occhi
scorrere le favole di una volta
Riccioli d'oro/ nel bosco del tuo disincanto
Risuscitare elfi/ vorrei, per guardia a castelli
e draghi per assalti fuori porta
Raccogliere gocce per farne stagno
e ogni filo d'erba intrecciarlo a parco
perché non siano stanche le fate
mentre mi scuso  per il dolore che ti darò
Il destino/ figlio è cosi:
siam tutti condannati ad essere estratti a sorte
ma tu e non io/ mi hai dato la vita. 


Torna il cacciatore

Torna il cacciatore dalla caccia
trionfante / elegante nella sua tuta mimetica
le gote arrossate dal vento
(ma) gli occhi quelli di un assassino

E a ben guardare
di sangue lascia impronta.
(4 gennaio 2030) 


Il nido
(Precarietà)

Quanto lavoro per quei pochi
arbusti secchi
intrecciati ad arte sul ramo più in alto

Fra cielo e terra
al sicuro/credi
ma incenerito da fiamma
che sale veloce
o al primo vento/spazzato via
Così l'uomo





PREMIO LETTERATURA 2020
SEZ. SAGGIO EDITO

Prof.ssa Valeria Serofilli
Via Ciardi 2f, Pontasserchio,San Giuliano Terme, 56127 Pisa
Web Site: www.valeriaserofilli.it
Tel Cell: 3383819209
Tel Fisso: 050864804


Nessun commento:

Posta un commento