SOGNI SENZA ETA’
Voci che nel silenzio mi
parlate
voci lontane
voci di risa o spezzate
dal pianto,
giungete al cuore
nell’incanto di attesa
primavera,
sommesse voci
come di preghiera,
calde d’amore,
echi e sussurri di quei
primi albori.
Son fantasie
un tremulo saluto,
son fotogrammi
tra negative prive di
memoria,
son frasi vive
di adolescente che alle
stelle parla,
parole amiche
che invadono la mente,
sono paesaggi
di mitiche chimere,
sono canzoni
che picchiano su tasti
ormai ingialliti,
sono danze lontane.
Sono i miei sogni che non
hanno età.
PICCOLO MONDO
Sulla piazzuola, sedie
solitarie
durante la calura del meriggio
e poi di risa l’aria si
ridesta.
I vecchi sulle panche del
sagrato
a riposare gli anni, quasi
pietre,
senza espressione, senza
sorriso
tra le grinze profonde del
viso.
Tra i giuochi, bimbi a
schiamazzare lieti
senza contare giorni né
ricordi.
Passano donne con il pane
fresco
dritte reggendo assi sulla
testa
cercine a scacchi, piedi sul
selciato,
passo regale sotto lunga
veste.
Alle fontane, con le brocche
ai fianchi,
ragazze che pettegolano
storie,
le novità del piccolo paese
che non chiedeva nulla al
vasto mondo.
Racchiuso tra le mura, era
contento
della campana che scandiva il
tempo,
di una casa con povere cose,
di cucire il corredo di spose.
Alle panchine s’incontrava giovinezza
dinanzi a un palcoscenico di
luci
ad intrecciare nidi ai sogni.
Piccolo mondo, ricamo di
poesia,
che tra lusinghe e sguardi sei
svanito,
in poco tempo quale
cambiamento!
Con il superfluo, nessuno è
contento.
Ieri … domani…
E siamo soli tra pensieri
vani.
LA NOTTE DEL PECCATO
Oscurità del crimine
scesa nel mondo
alla fine dei tempi,
blackout di notte profonda
strategia di guerra
disorientamento morale.
Le fosse piene di serpenti dal
tossico veleno;
e Adamo ancora si nasconde
tra ombre di peccato.
E il buio scenderà
tra tenebre del male
dove già regna notte eterna.
Lugubre freddo di morte
serpeggia perpetuo nello Stige
tra caverne infernali.
Cuori di pietra avvolti in
nubi intense,
presagio non vi giunge,
chiusi al raggio celeste.
Buio verrà
a percuotere il petto di
paura.
Innocenza crocifissa di un
mondo irrazionale
ingoiato nell’imbuto di un
tornado.
E’ ora di mettersi in viaggio
spogli di mondo
verso il nuovo Eden
con l’eco di parole nel
deserto.
poesie molto belle che suonano melodie che destano al cuore nuovi ricordi.
RispondiElimina"Piccolo Mondo" ha dei versi che mi piacciono oltre la misura del tempo che nutre le memorie, cancellando la polvere che irriverente si posa.
" Piccolo mondo, ricamo di poesia,
che tra lusinghe e sguardi sei svanito,
in poco tempo quale cambiamento!
Con il superfluo, nessuno è contento.
Ieri … domani…
E siamo soli tra pensieri vani."
Semplicemente Meravigliosa!
Francesco