mercoledì 1 ottobre 2014

MARA SANTONI "INEDITI"

SOGNI SENZA ETA’

  
Voci che nel silenzio mi parlate
voci lontane
voci di risa o spezzate dal pianto,
giungete al cuore
nell’incanto di attesa primavera,
sommesse voci
come di preghiera,
calde d’amore,
echi e sussurri di quei primi albori.
Son fantasie
un tremulo saluto,
son fotogrammi
tra negative prive di memoria,
son frasi vive
di adolescente che alle stelle parla,
parole amiche
che invadono la mente,
sono paesaggi
di mitiche chimere,
sono canzoni
che picchiano su tasti ormai ingialliti,
sono danze lontane.
Sono i miei sogni che non hanno età.



PICCOLO MONDO

Sulla piazzuola, sedie solitarie
durante la calura del meriggio
e poi di risa l’aria si ridesta.
I vecchi sulle panche del sagrato
a riposare gli anni, quasi pietre,
senza espressione, senza sorriso
tra le grinze profonde del viso.
Tra i giuochi, bimbi a schiamazzare lieti
senza contare giorni né ricordi.
Passano donne con il pane fresco
dritte reggendo assi sulla testa
cercine a scacchi, piedi sul selciato,
passo regale sotto lunga veste.
Alle fontane, con le brocche ai fianchi,
ragazze che pettegolano storie,
le novità del  piccolo paese
che non chiedeva nulla al vasto mondo.
Racchiuso tra le mura, era contento
della campana che scandiva il tempo,
di una casa con povere cose,
di cucire il corredo di spose.
Alle panchine s’incontrava giovinezza
dinanzi a un palcoscenico di luci
ad intrecciare nidi ai sogni.
Piccolo mondo, ricamo di poesia,
che tra lusinghe e sguardi sei svanito,
in poco tempo quale cambiamento!
Con il superfluo, nessuno è contento.
Ieri … domani…
E siamo soli tra pensieri vani.



LA NOTTE DEL PECCATO



Oscurità del crimine
scesa nel mondo
alla fine dei tempi,
blackout di notte profonda
strategia di guerra
disorientamento morale.
Le fosse piene di serpenti dal tossico veleno;
e Adamo ancora si nasconde
tra ombre di peccato.
E il buio scenderà
tra tenebre del male
dove già regna notte eterna.
Lugubre freddo di morte
serpeggia perpetuo nello Stige
tra caverne infernali.
Cuori di pietra avvolti in nubi intense,
presagio non vi giunge,
chiusi al raggio celeste.
Buio verrà
a percuotere il petto di paura.
Innocenza crocifissa di un mondo irrazionale
ingoiato nell’imbuto di un tornado.
E’ ora di mettersi in viaggio
spogli di mondo
verso il nuovo Eden
con l’eco di parole nel deserto.





1 commento:

  1. poesie molto belle che suonano melodie che destano al cuore nuovi ricordi.
    "Piccolo Mondo" ha dei versi che mi piacciono oltre la misura del tempo che nutre le memorie, cancellando la polvere che irriverente si posa.
    " Piccolo mondo, ricamo di poesia,
    che tra lusinghe e sguardi sei svanito,
    in poco tempo quale cambiamento!
    Con il superfluo, nessuno è contento.
    Ieri … domani…
    E siamo soli tra pensieri vani."

    Semplicemente Meravigliosa!
    Francesco

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