mercoledì 1 ottobre 2014

NINNJ DI STEFANO BUSA': "INEDITI"

Ninnj Di Stefano Busà collaboratrice di Lèucade


Nel gesto di un'alba
(per dirla col cuore)


labbra di fragola
declina il canto,

mentre le ortiche insanguinano
i papaveri, lasciando incandescenze nelle vene,
pulsioni di silenzi,
tra il nascere e il morire,
qualche grano d
innocenza.
Tremo quando un'
alba mi accarezza
a pelle, o un nuovo fuoco arde silenzioso.

Aspetto che tenace un bagno d
erba
irrori le radici, che l
aspro vento
sorprenda le attese all'
infinito.
Oltre le strade bianche riodo il grido
delle semine, dove i tratturi aprono varchi
a lune nuove.
Ha fremiti stasera la parola,
questo andare per terre bruciate,
quest
acqua che non scioglie l'arsura,
spalanca solo minime passioni:
trascina ai frangiflutti,
lo scafo in cerca dell
approdo.



La verità del segno
  
Non ho che qualche strazio,
un grido che consuma l
immenso
e lo sbianca come l
inverno
il cielo che lo sfionda.
La vita sta nell
istante imperfetto,
nei germogli di carne
o in un sangue rappresi
nei cerchi inossidabili dei tralci,
nelle campanule bianche
tra i maggesi e la zolla.

Arranca una passione
che colora i melograni
e scalpita nell
ombra
di un altro scandaglio d'
arsure.

Non ho che sillabe piegate,
nodi di fonemi e sintagmi
a tessere tele rosseggianti
o attese d
alabastro,
il volo di un pensiero che accende
spighe di prodigi e suoni dimenticati.


1 commento:

  1. Ringrazio (e credo di poterlo fare a nome di tutti coloro che amano la vera poesia) Ninnj Di Stefano Busà per avermi dato la possibilità di bagnarmi in acque così limpide e pure. Un bagno rigeneratore che porta armonia laddove c'è solo chiasso, gelo e dolore.
    Bastano, oh se bastano, i fremiti serali di questa parola, le sue sillabe piegate, questi nodi di fonemi e di sintagmi ad ingiallire miracoli di spighe.
    Brava, bravissima. E complimenti,

    Sandro Angelucci

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