Wanda
Lombardi
IL
SENSO DELLA VITA
Guido Miano Editore, 2019
La
poesia di Wanda
Lombardi nasce dall’impervio
cammino della vita “… Al pari la mia strada: / tortuosa, irta, sfrangiata / e
con incedere incerto / percorsa” (La mia vita), dall’ineluttabile
scorrere delle stagioni “… Indietro uno sguardo fugace / e il percorso che
parea infinito / è già fuggito…” (Fuggevole tempo)
e da esperienze dolorose e amare che hanno segnato per sempre la donna e la poetessa
“… Ondate impetuose, travolgenti / a tratti lievi e ruggenti / tutto han cambiato,
/ portato via / nell’uragano della vita” (Immersa nel Silenzio). Ma da una vita
che non ha saputo mantenere le sue promesse di gioia e speranza con i suoi
figli “… Scorrevano lenti i miei giorni / pavimentati di incertezze / e divisi
da pareti / che occultavano la speme / alimentando paure. / Mai un senso il mio
agire / e la luna, fida depositaria / dell’ambascia, osservava” (Ora che...) nascono
liriche di struggente bellezza, di rimembranze leopardiane, con immagini forti
e un anelito verso l’infinito e il divino.
Diverse
liriche richiamano la natura e la sua bellezza. Una bellezza che toglie il
respiro e spesso viene associata alla giovinezza “… Ogni fiore un viso di fanciulla,
/ ogni fanciulla la bellezza di un fiore, / di giovinezza un colore” (Fiori).
Quasi
tutte le liriche sono pervase da amaro rimpianto e pungente malinconia, ma
attraverso la solitudine e le dolorose vicissitudini “…Nessuno ebbe tanto a
soffrire / per più duro, atroce destino; / i miei dì, già fatti di nulla, / più
nulla avranno per me. / Cercando chi ormai non c’è più, / fisso il vuoto
smarrita; / sol compagni della mia vita futura / un libro, un foglio, una
consunta matita” (Perduti affetti),
l’autrice costruisce qualcosa di duraturo, attraverso un foglio e una consunta
matita che il tempo non potrà distruggere o scalfire e rappresenterà quella
prole che non ha generato “Nessun fiore / nel mio giardino è nato…” (Giardino
arido). Versatile e poliedrica, Wanda Lombardi
affronta tematiche di attualità (la distruzione della terra, la violenza, la droga, la donna, la poesia e
l’arte) e sperimenta, con sicurezza, tecniche compositive come gli haiku, brevi
componimenti di poche righe, di origine giapponese, nei quali dimostra abilità
nell’uso di immagini, suoni e parole.
In I mali del mondo
l’autrice elenca i mali della società: “…Ho visto innocenti dietro le sbarre /
colpevoli in libertà, / …ragazze molestate …/ … l’onestà / come foglie marcire,
/ la viltà come gramigna diffondersi /… diritti negati / individualismo… / la
solitudine è il male peggiore”. Come per l’Amleto
Shakespeariano, nasce spontaneo il dilemma: la vita è degna di essere vissuta? È
meglio vivere o morire? La risposta la troviamo in altre liriche. La vita è fatta
di cadute ma anche dalla capacità di rialzarsi e risorgere dalle ceneri come la
fenice “… Ma più fiera e forte araba fenice / sempre dalle mie ceneri risorsi” (Destino). Nella
silloge, pertanto, c’è posto anche per la speranza, la quale nasce, oltre che dalla bellezza e dalla forza primordiale della
natura circostante, dalla solidarietà verso i nostri simili, forza propulsiva
che ci fa andare avanti malgrado il fardello dei mali e degli affanni che tutti portiamo sulle spalle
“… Avvicinati agli umili / agli oppressi, agli emarginati / e felice sarai. /
Vivere nella felicità di ben operare / è vivere con Dio” (Saper vivere). Come in Leopardi, al pessimismo e al dolore c’è una sola
risposta: la solidarietà verso il genere umano. In Nastri l’autrice trasforma il nastro in un simbolo universale che
accompagna tutte le vicende umane e diventa il testimone di eventi piacevoli, dolorosi
e spirituali della vita, legandoli indissolubilmente e per sempre: “Un nastro
per riccioli ribelli, /un nastro per un
dono del cuore, / uno per ricordare un
evento, / un altro per momenti di scuola. / Ancora un nastro / di strada asfaltato
/ con tracce di vite spezzate, / un nastro a segnare barriere, / un altro a invogliare
alla fede…”
La
raccolta di poesie di Wanda Lombardi Il
senso della vita è pubblicata nella collana Poesia Elegiaca dei Maestri Italiani dal ‘900 ad oggi; il
linguaggio figurativo delle liriche, denso e carico di significati, accosta
l’autrice ai grandi poeti del Novecento.
Marcella Mellea
Wanda Lombardi. Il
senso della vita; prefazione
di Nazario Pardini. Guido Miano Editore, 2019; mianoposta@gmail.com.
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