sabato 5 marzo 2016

M. GRAZIA FERRARIS SU "LETTURE CRITICHE DEI MIEI TESTI" DI N. PARDINI




Maria Grazia Ferraris collaboratrice di Lèucade


Nazario Pardini: Letture critiche dei miei testi.
The Writer. Milano. Pagine 486. Euro 20,00

Più di 400 pagine, oltre una settantina di autori che porgono il loro contributo critico alla lettura dei testi di Nazario Pardini: presenti tutti gli autori che frequentano il blog con maggiore frequenza, uomini e donne, poeti, storici, filosofi, linguisti, filologi, estimatori di Pardini e dei suoi interventi esercitati con una costanza ed un’attenzione fuori dal comune, tutti ospiti di quell’isola edenica, isola madre, golfo delle meraviglie terra di poesia che è Leucade…e che non cito per tema di dimenticarne – e sarebbe grave torto- qualcuno…
Tutti si cimentano con quel mistero di semplicità, chiarezza, musica, armonia, sentimento ed intensità emotiva, profondità polisemica, fedeltà ai classici che si ripropone in modo costantemente nuovo che è la poesia di N. Pardini. Presentano contributi su tematiche poetiche e storico- letterarie, lingue linguaggi e poeti, contemporanei e classici, tematiche originali e premi letterari e giurie, la funzione storica e l’originalità interpretativa specifica di Leucade, analisi e commenti di poesie singole, poemetti e testi autonomi di cui Pardini si occupa, dando ospitalità nel suo blog: un mondo da scoprire, vertiginoso per coloro che vedono per la prima volta il volume che le contiene e dà loro unità.
Ne esce il ritratto spirituale ed intellettuale del critico e del poeta: amante appassionato della poesia e della bellezza, dell'arte e della musica della parola che turba e coinvolge, e del suo metodo critico .
"Est Deus in nobis", diceva Ovidio, i poeti abitano in un loro mondo, in una repubblica delle lettere in cui come diceva il romantico Berchet tutti sono concittadini indistintamente.
Pardini è disponibile, generoso, intellettualmente curioso, accoglie, legge, non dà nulla per scontato, si cala nel testo, si lascia catturare. Esplora un universo. Esplode poi la sua passione partecipativa,
così come quello per il fuoco delle controversie che talvolta esplodono, (come quella e l’ho riletta con sommo interesse, come se fosse la prima volta su Cantavamo, del marzo 2014) che ha visto l’intervento di Linguaglossa, Balestriere, Angelucci, Campegiani Mestrone, Rizzi, Cerio, Fiorentini Almerighi, Diano, Ceccarossi ) Davvero un concorso straordinario. Il suo testo manifesta così allo sguardo anche meno provveduto tutte le sue potenzialità, anche nascoste. La sua lunga militanza poetica gli consente di esprimere e di individuare elementi e risvolti artistici che spesso sfuggono ai lettori anche avvertiti.
Ne esce, nel calarsi dentro la sua parola poetica, nel suo canto, il ritratto del poeta, avvertito del mistero e della bellezza del mondo, sapiente nell’uso della parola metaforica, della sinestesia e della analogia, del simbolo, del mito, semplice e nel contempo originale, inquieto e nostalgico, con vertigini paniche ed emozioni vitali, sereno e melanconico, classico e moderno, polivalente, complesso, plurale. Una insostituibile presenza nel nostro panorama letterario.


2 commenti:

  1. E che altro aggiungere a quanto esaurientemente espresso da Maria Grazia?
    Sì! Desidero esclamare: quella di Leucade è "l'isola che c'è!".
    E che isola! La Nostra isola.
    E guai a chi ce la tocca!
    Roberto Mestrone

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  2. Una scrittura profonda semplice e chiara quella di Maria Grazia Ferraris, attenta a dare piena evidenza all'arte letteraria, al messaggio poetico di Nazario Pardini. La Raccolta: “Letture critiche dei miei testi” vuole aprire una finestra su quell'arte magnifica ed è un grande privilegio per me essere tra gli autori che hanno inteso porgere il proprio contributo critico.
    Ubaldo de Robertis

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