domenica 6 marzo 2016

N. PARDINI: AUGURI ALLE DONNE PER LA LORO FESTA

                              


AUGURI A TUTTE LE DONNE DI OGNI TEMPO E DI OGNI ETA'


L'OTTO DI MARZO E' LA FESTA DELLA DONNA. MA IO CREDO CHE OGNI GIORNO DOVREBBE ESSERE LA SUA FESTA E CHE IL RISPETTO VERSO DI LEI DOVREBBE ESSERE UN PUNTO FONDANTE DELLA CIVILTA'.

    
       Più bella, meno bella o prosperosa,
     più alta, meno alta o intelligente,
     mora oppure bionda, rossa o rosa,
     svampita, riservata od incosciente,

     cittadina, di mare, di campagna,
     di Prato, di Firenze o di montagna,
     di Metato, di Roma o di Palermo,
     basta che sia donna, andrei all’inferno.

     E' il suo profumo; è ciò che la circonda;
     son le sue mosse;  sono i suoi sospiri,
     non c’è una donna che non mi confonda,

     e, come è il detto, basta che respiri.    
     Per darvi rose a tutte il tempo è stretto
     quindi accettate un povero sonetto.

                                              
                           


                               





8 commenti:

  1. Una canzone spassosa e profumata. Mi commuove questa sua spaziosità espressiva....
    Proff Angelo Bozzi

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  2. Nazario, ma quanto c'è, di distanza, tra Pisa e Siena? Un centinaio di km? Perché pare proprio, a giudicare dall'ammicco del verso 8, che l'Angiolieri ti abbia trasmesso qualche suo gene dalla notevole distanza cronologica di ottocento anni e da quella geografica meno notevole di cento chilometri. Scherzi a parte, questo sonetto è piacevole in italiano, anche se la versione in vernacolo pisano mi piace di più. Ma è che io ho un debole per le "c" super-aspirate.
    E le festeggiate perché non commentano? Non gradiscono?
    Un caro saluto a Nazario, che sa essere poeta a tutto tondo
    Pasquale Balestriere

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  3. La grazia, la Toscanità, l'ironia: fanno di questo sonetto un graditissimo dono.
    Grazie Nazario!
    Serenella Menichetti.

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  4. A poesia si risponde con poesia...

    Sono la rosa rossa e la mimosa,
    il giglio, la verbena e il ciclamino;
    a volte ortica un po' pruriginosa
    ed altre profumato biancospino.

    Sono l'iris e viola del pensiero,
    la margherita che - m'ama o non m'ama? -
    t'ama sempre, a colori e in bianco e nero
    e la genziana blu anche in pigiama.

    Sono il giardino a Primavera in fiore,
    l'agave, il pesco e la ginestra gialla;
    la foglia della viola fatta a cuore,
    la candida purezza della calla.

    Sono il bouquet di sposa per la vita.
    Grazie, Nazario, a te che mi hai capita.

    Lorena Turri

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  5. E nel duetto tra il Grande Nazario e Lorena si concretizza il senso profondo di una festa che tale non è, ma serve a ricordare quanto le donna sia l'incanto e la passione per l'uomo e possa incarnare 'il bouquet di sposa per la vita'. Grazie a entrambi, sapete arrivare laddove si materializzano i miei sogni...
    Maria Rizzi

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  6. Eccole le donne, con la loro bella, importante e necessaria presenza. Grazie a tutte per essere intervenute e complimenti a Lorena Turri per l'ottimo contrappunto ai versi di Nazario.
    Pasquale Balestriere

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  7. Grazie a tutti gli amici per i loro apprezzamenti e soprattutto per i loro interventi a favore delle donne, della loro grazia, della loro importanza nella società. Tutti dobbiamo scrivere e farlo continuamente per condannare i criminali gesti che si perpetrano contro la loro debolezza fisica, contro la loro sensibilità e intuizione, contro la loro dignità. Sono loro che danno alla convivenza quel che di sapido che la rende positiva, empatica, e affascinante.
    Sono loro che più soffrono, loro che più sentono, loro che più lavorano, loro che più amano, che più.........

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  8. Grazie Nazario..e scusa se arrivo sempre in ritardo

    Giusy

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