mercoledì 3 luglio 2019

ALFONSO ANGRISANI: "LINEA B ORE 10 - 10.40"


Questa domenica (7 luglio) Alfonso Angrisani sarà tra i premiati del Concorso letterario "Graffiti metropolitani", indetto dalla Rivista Metro con il supporto dell'Associazione YOWRAS. 
La poesia classificata è quella che segue. 
In più verso ottobre dovrebbe finalmente uscire la pubblicazione di un suo nuovo romanzo. 


LINEA B ORE 10.00 – 10.40


Due occhi di luce
forano la galleria

stipati nella scatola di vetrometallo
senza respiro si sale

è così ridicolo pensare
tutto potrebbe annullarsi per un colpo di tosse
anche questi alveari

fra video pubblicità di mutui interessi zero
entra nel vagone una chitarra mendicante
mentre due ragazzi del sud parlano di direzione Laurentina

verso la fine la scena si rallenta e svuota
lamento di freni e murales spray e annunci bis
alla stazione

quello che resta
fuori in un bar un tavolino nel sole
la gente laterale in un acquario

ma in fondo cosa ci vuole
tutto è compreso per pochi centesimi.




3 commenti:

  1. Complimenti, sinceri complimenti

    Sandro Angelucci

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  2. Un vero Poeta metropolitano il caro Alfonso. che ha meritato pienamente questo premio. Egli descrive giorni di routine, di 'normale, triste quotidianità' incidendo la vita con il bisturi della poesia ispirata, autentica.Immaginifica la lirica, si susseguono in modo realistico scene che ognuno è costretto a vedere, a vivere...
    "verso la fine la scena si rallenta e svuota
    lamento di freni e murales spray e annunci bis
    alla stazione"
    Originale, forse unico il suo stile, che rende omaggio a quelli che potrebbero definirsi 'i migranti' quotidiani' e, d'altronde, l'impegno civile di Alfonso era già presente nella Raccolta "Placor" e nei suoi racconti.
    E' in arrivo un romanzo e oso dire: il mondo attende!
    Un grande abbraccio a lui e al nostro Condottiero!
    Maria Rizzi

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  3. Carissimi Nazario, Maria, Sandro...grazie a Voi, il rischio di scrivere è, a volte, quello dell'autoreferenzialità, e quindi poter avere riscontri è non soltanto un piacere ma è anche, e sopratutto, utile per capire come il proprio linguaggio poetico è colto, percepito, avvertito. Il fatto che poi nel vs. caso l'eco di ritorno (sì, si parte da una solitudine fatta di pareti che sembrano invalicabili) sia più che positivo, fa pensare che forse, in questo nostro mondo dalle apocalittiche deviazioni, ci sia ancora la possibilità di creare un idem sentire verso una dimensione di libertà e laica salvezza.

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