giovedì 11 luglio 2019

MARIA GRAZIA FERRARIS: "LEGGENDO PROUST"



Maria Grazia Ferraris,
collaboratrice di Lèucade

Leggendo Proust.

Solo le cose assenti sono immaginabili

Marcel Proust


Il sito “La Recherche.it” 2019,  in occasione del 148° compleanno di Marcel Proust ha invitato i lettori alla  celebrazione del grande Autore. Ha scelto un tema che è diventato, a lavori ultimati, e raccolti dai curatori Giuliano Brenna e Roberto Maggiani, una antologia, dal titolo UNA NOTTE MAGICA.
Così venne presentato: “Tra tutti i ricordi mondani, veri o fittizi, che videro Proust protagonista, di cui si continuò a chiacchierare a lungo anche dopo la sua scomparsa, ce n’è uno di cui solo pochissime persone sono a conoscenza. Proust invitò un gruppetto eterogeneo di amici e conoscenti ad un misterioso incontro in un padiglione nel fitto della vegetazione del Bois de Boulogne, a mezzanotte. Quale fosse l’intento di tale invito non è dato sapere, forse un ultimo saluto a persone care, o forse semplicemente un incontro per il semplice piacere di passare qualche ora insieme, lontano dalla frenesia e dai pettegolezzi dei salotti.
Le persone, che ricevettero l’invito scritto a mano, come di consueto da Proust, su di un cartoncino, sono: Albert Bloch, Gilberte Swann, la Ragazzina povera (che il Narratore si porta a casa dopo la fuga di Albertine), la Lattaia intravista dal treno, Robert de Saint Loup, Charles Swann, Andrée, zio Adolphe, Aimé.
Quello che successe quella notte è andato ormai perduto, ma ognuno può immaginare quali fossero state le conversazioni, gli sguardi, i segreti celati o sussurrati, o può provare a raccontare lo stato d’animo dei partecipanti al misterioso convegno. Ciascuno può immaginare di essere stato presente e riportarne le sensazioni in poesia, prosa, immagini fotografiche o disegni”, sapendo che “La Recherche è ricerca della verità, è un’esplorazione della realtà attraverso la finzione e al di là della finzione”, come dice C. Ginzburg,
Vi hanno partecipato 67 Autori, di cui molti ben conosciuti da Leucade, ed anch’io, presa dal tema, con due poesie, che vi propongo: la prima, L’ultimo invito,  è stata antologizzata in  Mezzanotte 00.00, la seconda, Notte magica,  in 00.30:

M. Proust: L’ultimo invito 

Il biglietto d’invito è misterioso:
“L’universo è vero per noi tutti e diverso per ciascuno”:
-a mezzanotte si disgelerà il mistero-
tra le vostre voci discordi.
La recerche dunque, amici miei, la recherche avant tout…
Il vero il falso il finto…la vita è opaca,
incomprensibile, estranea;
dobbiamo e rinunciare a capire per capire di più,
solo discendendo in profondità avremo probabilità di capire:
negli abissi della finzione dipingeremo
la notte alla rovescia
appena il sole si sarà nascosto, nel Bois de Boulogne…
La natura regna sul Bosco, dove svanita è l'idea
che ci sia l'Elysian Garden of Woman.
Il finto cielo, reale, è grigio; il vento culla le ondose
chiome incerte come un lago verde;
grandi uccelli scuri vagano sul Bosco,
emettendo gridi e si levavano uno dopo l'altro:
sembrano proclamare il vuoto disumano
della foresta abbandonata…..
La realtà prevale sull'illusione
nell’oscurità della notte.
E differisce dall'immagine della  memoria.
Questo bosco  è squisita illusione d'amore, l'ultimo sogno.
Le Bois  sarà luogo d'incontro dove poter gustare
i piaceri proibiti ai bambini...
l'opportunità di godere dell'oscurità.
Nella finzione, nell’interno, ciascuno forse si capirà.
La ricerca dunque, amici, prima di ogni illusoria quiete.
Accettate l’invito.
*

Notte magica

Una luna capricciosa accoglie il tuo invito,
guardo la sua falce senza più emozioni,
… come per una frivola amante, su nel cielo.
Il grappolo di stelle la corteggia,i tuoi amici…
I tuoi desideri svegli ma incerti, i tuoi inviti
vaghi e dissacranti, lontani ormai.
Ah, le avventure del cuore e della mente,
ormai perduti in quei capricci di luna!
Eppure quella luce blanda, evanescente come
una bolla di sapone, sembra aver presa
ancora, sulla mia  vista dubbiosa, e ancora
mentre rivivo dimenticate eterne emozioni.
La  tua fumante tazza di te,…questa pallida luna
mi restituisce  la memoria antica, il passato,
in luce blanda eppur precisa,
gli incontri mancati, le parole non dette,
le emozioni taciute….
Sorride, si lamenta, fugge, ironica la luna.
L’avventura è tutta nel mio ricordo.
Non ci sono Albertine fuggite e ritrovate,
né giovani irraggiungibili fanciulle in fiore
né Robert dalla doppia vita, forse solo
il maggiordomo Aimé del "Grand Hôtel de Balbec"
dove  certo, nella nostra debole magìa,
quotidianamente non ci ritroveremo.

Maria Grazia Ferraris

*


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