venerdì 26 luglio 2019

MAURIZIO DONTE: "INSONNE GIRO..."


Maurizio Donte,
collaboratore di Lèucade

I
nsonne giro e tutto il mondo osservo
dall'alto colle, amore, e te sospiro;
e dubitando vado del respiro,
chiedendo ai lumi in cielo a che mai servo,

se del destino mio scoperto è il nervo,
e tutto fugge ormai verso il ritiro
nell'ultimo domani di cui inspiro
l'ombra sua vana, e il divenir protervo

dell'angoscia che dentro il cuor si pone 
e] mai s'allontana. Mistiche fragranze
aspirai in me: soavi effluvi e fiori,

essenze di quel dì che decompone
ogni momento avuto, e le speranze
nate nel dubbio, e perse nei dolori.

Maurizio Donte 24 luglio 2019



6 commenti:

  1. Per un problema tecnico che non so spiegarmi non posso continuare a postare il mio commento.. Riproverò in altro momento.
    Scusate. Edda Conte

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  2. Leggere la poesia di Maurizio Donte è come sospirare soffrire amare insieme con lui ...( forse è per questo che siamo in pochi a lasciare un commento sul blog...)
    E' innegabile che si tratta di un poeta notevole, ricco di contenuti e prolifico, molto bel preparato sulle tecniche metriche.. Sembra che la Poesia faccia parte del suo DNA.
    "Insonne giro....,amore,a te sospiro.." Ecco qui uno dei suoi ben riusciti incipit, con il sempre presente richiamo all'eterno sentimento dell'amore;
    subito segue la malattia dell'animo, che è fattore tipicamente moderno:
    " ...divenir protervo/ dell'angoscia che dentro il cuor si posa/mai s'allontana"..Ne consegue una domanda di natura prettamente esistenziale, domanda che in molti ci accomuna su questa amara terra :
    -a che mai servo?- Bella domanda , caro Poeta!
    Se anche molte volte la tua poesia richiama lo spirito dei poeti trecenteschi, qui tu sei essenzialmente uomo di questo nostro tempo.
    L'ultima terzina, lievemente criptica, conclude ed assomma uno stato d'animo di sofferenza molteplice di profonda entità.
    Complimenti sempre sinceri, carissimo Donte!
    Edda Conte.

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    1. Ringrazio Edda delle sue gentili parole. Un commento dettagliato di una cara amica che mi conosce bene. Grazie ancora

      Maurizio Donte

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  3. Una poesia aerea che si muove tra essenze,effluvi,fragranze: e si pone sul crinale tra la ricerca di senso e l'eterno smarrimento dell'uomo riguardo al suo destino.
    Sospiro, respiro, inspiro, scrive il Poeta, appellandosi in tal modo a quell'afflato che ci riconnette all'Universo. E la risposta alla domanda iniziale forse sta proprio in questa partecipazione alla vita del cosmo che può dare anche a noi umani una prospettiva di senso.
    La lezione di Leopardi docet:

    ......E come il vento
    Odo stormir tra queste piante, io quello
    Infinito silenzio a questa voce
    Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
    E le morte stagioni, e la presente
    E viva, e il suon di lei. Così tra questa
    Immensità s'annega il pensier mio:
    E il naufragar m'è dolce in questo mare.

    Complimenti al Poeta che ci conduce per mano nel suo mondo di parole e di respiri!

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    1. Gentilissima Cristiana, la ringrazio vivamente di questo commento lusinghiero.

      Maurizio Donte

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  4. Donte è uno dei poeti che mi tengo nel cuore; il suo verso corre sempre sul filo dell'armonia metrica, della limpidezza espressiva, della raffinatezza lessicale. In questo tempo in cui troppo spesso si confonde " poesia" con " prosa poetica", in cui a volte si scivola nel volgare ( e di esso quasi si fa bandiera di " modernità" ) o si ricerca l'ostico " ad effetto", o in cui ricorrere al lavoro di lima viene visto come uno sminuire la spontaneità dell'impeto poetico, la limpida chiarezza dei versi di Donte è un balsamo per l'anima e si presenta come fulgido esempio di vera poesia.

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