sabato 29 febbraio 2020

ESTER MONACHINO LEGGE: "I DINTORNI DELLA VITA" DI NAZARIO PARDINI




ESTER MONACHINO LEGGE
I DINTORNI DELLA VITA” di NAZARIO PARDINI


La titolazione del volume di versi di Nazario Pardini I dintorni della vita. Conversazione con Thanatos, splendidamente per i tipi di Guido Miano Editore, Milano, ci inserisce con immediatezza nella terza tappa poetica della trilogia pardiniana che ha avuto l’incipit con il volume I dintorni dell’amore ricordando Catullo e la tappa centrale con il volume I dintorni della solitudine.
Come da ungarettiana memoria, anche Pardini scrive la propria vita con la poesia che è incessante ricerca interiore cromaticamente ricca delle luci e delle oscurità d’ogni binomio esistenziale: la scrittura versificatoria intensa e pregnante e simbolicamente ricca ne rivela la pienezza di senso. Lievito nel procedere vitale sono le turbolenze, le amarezze, le disillusioni, le solitudini che, pure dal loro versante amaro, rimandano al sentire positivo dell’amore, alla quiete degli affetti intimi, alla gioiosità panica inoculata nelle proprie vene dal mondo naturale.
Binomio supremo è quello di Eros e Thanatos: il loro movimento interiore ed esteriore consente tutto, ovvero qualsivoglia evento vissuto sia nella realtà fisica che in quella mentale e del sentire. Non soltanto umano. Ma qui, se non si sublima il tutto nella complementarietà degli opposti e si rimane nella cocente e dilaniante contrapposizione, questa stessa si fa veleno d’esistere. L’antidoto è certamente nell’altrove.
Quella del poeta Pardini è una dimensione non statica ma cinetica e questa è di certo conduttrice  di profonda coscienza e consapevolezza: si interroga, lacerandosi, talvolta si disillude, mette a nudo l’amarezza accorata, spesso non ha risposte e le domande sono solo aria nel vento, ma… Invero, Thanatos non è la visuale estrema ma una visuale con cui guardare la vita anche dentro i suoi stessi agguati. Pardini non entra, infatti, scrivendo di Thanatos, entro un pozzo, entro un baratro, entro un cerchio chiuso.
I dintorni: l’accorta regia del dettato intimo, che il poeta sa mettere in versi con intensità e senza dissolvenze, ci conduce in primis verso la metaforica visione di un locus spaziale aperto e indefinito, nonché di uno status temporale non segmentato.
“Non è possibile che io viva quieto”, diceva Socrate. Non può esserlo Pardini perché la poesia eleva lo sguardo su ogni orizzonte e gli fa vedere ciò che è essenziale nel vivere e questo inevitabilmente lo mette innanzi alla visione di Thanatos che non sminuisce ma dà valore alla vita. Dà dignità. Dà rispetto.
Profondissimi, pertanto, i dialoghi, le conversazioni con la Morte. Sembrano cicuta dell’anima ma in se stessi sono viatico verso la trascendenza, verso una spiritualità intima alla ricerca del sacro dentro, nel profondo del petto.
Lo status temporale, spesso memoriale, traduce il senso inafferrabile della vita nel suo aspetto effimero ed irripetibile; nell’aspetto irreversibile degli effetti del tempo nella realtà concreta. Molteplici sono i versi che inducono nella tentazione pessimistica: si legga ad esempio Il tempo (pag. 22). Ma il poeta va oltre: sa che “Il tempo non ha tempo è solo un tratto / misurato coi lampi di un mortale” (pag. 27); Sa, il poeta, che niente potrà interrompere la meraviglia e il mistero di un attimo (vedi pag. 42).
La grande forza centrifuga dei “dintorni” conduce, pertanto, in forza della parola poetica, verso la dimensione positiva della gioia, dei ritmi e dei cicli della natura: “siederemo su cuscini / di cieli senza nubi” (pag. 20); cieli aperti, come nell’ultima bellissima composizione, cieli che non hanno restrizioni, cieli che non si lasciano sopraffare dall’alito di Thanatos ma respirano fortemente di tutti i venti.
L’anima perde, così, la cromaticità buia; le guance della vita si rinsanguano e s’arrossano di bellezza e amore, “i dintorni riprendono il colore / aprendosi in segno di speranza” (pag 20). Ma qui, Pardini è sotto lo sguardo amante di Eros.

Ester Monachino 


Nazario Pardini. I dintorni della vita. Conversazione con Thanatos.
Pref. di Floriano Romboli. Guido Miano Editore, 2019, mianoposta@gmail.com.


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