giovedì 11 ottobre 2018

SANDRO ANGELUCCI: "DEDICATA A AMINAH DE ANGELIS"



Sandro Angelucci,
collaboratore di Lèucade

Il mio ricordo di una poetessa ultranovantenne che ci ha lasciati da poco ed alla poesia ha dedicato tutta se stessa.
 Aminah De Angelis era nata in Africa trascorrendo a San Faustino, nell’alta valle del Tevere, gli anni della sua fanciullezza accanto alla nonna ed alla natura per poi trasferirsi a Perugia seguendo il marito Eteocle. Che approdi sugli scogli di Lèucade questa mia piccola testimonianza a memoria di una donna e di un’amica che UMILMENTE ha scritto, vissuto ed amato la Vita come si conviene ad ogni poeta autentico.


ALTRO L’INCHIOSTRO
(in morte di Aminah De Angelis: 4 Ottobre 2018)


Mi affaccio alla finestra
e ti vedo passare sotto casa.
Sei tu. Lo so che sei tu, amica mia.
Eppure manchi
dalla scorsa settimana manchi.
Lentissimamente cammini
poggiandoti al bastone.

Ti somiglia, sai?
Tanto ti assomiglia.
I capelli grigi come i tuoi,
lo stesso portamento.
E dimmi:
perché proprio adesso,
perché mai l’avevo vista?

Io lo ignoro
ma tu non più.
Io posso solo immaginare
e scrivere qualcosa, qualche verso.
Tu no, tu della penna
non hai più bisogno.
Altro l’inchiostro che ti rende eterna.

Sandro Angelucci  

4 commenti:

  1. Una poesia intensa che richiama la profondità dei rapporti umani, specialmente quella dei poeti, che continuano anche dopo il passaggio nella luce eterna. In particolare il poeta riconosce in un'altra persona l'amica non soltanto nella figura ma anche nel portamento e nelle sembianze, e si meraviglia di vederla solo in questi giorni. Ma quello che colpisce è l'ultima parte che culmina nel bel endecasillabo finale che impreziosisce il tutto.
    Un caro saluto

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  2. Bellissima. Mi viene alla mente un racconto di mio nonno, una specie di leggenda. Narra, tale leggenda, che le persone, quando finiscono di vivere, lasciano sulla terra la loro ombra tanto più lunga quanto più a lungo hanno vissuto, un'ombra lieve che soltanto chi ha occhi speciali è in grado di vedere. Qui è il Poeta a possedere quello sguardo capace di cogliere un' assenza senza aver percepito mai l'esistenza. Sono quelle creature che vediamo sempre, silenziose, parte talmente consueta ed essenziale della nostra vita che neppure facciamo domande. Dopo, quando spariscono, piano piano scopriamo nella nostra mente la loro immagine, che resta lì, indelebile nella memoria.
    Quanta maestria nelle parole di Sandro Angelucci nel comunicare il rammarico per un incontro non vissuto e, nel contempo, la dolcezza del surreale ricordo.
    Un caro saluto
    Maddalena Leali

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  3. Quanto pathos in questa vecchina che Sandro vede passare sotto casa, affacciato alla finestra! E' lei, non è lei? Fresco il lutto dell'anziana poetessa scomparsa, di cui lui conserva ricordi struggenti. E' lei, non è lei, l'ombra che si trascina lentamente? Poggiata ad un bastone, di lei resta questa figura evanescente. La sua anima si sta trasferendo altrove, dove con altro inchiostro continuerà a scrivere e a cantare ancora.
    Franco Campegiani

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  4. Ringrazio sentitamente Francesco Casuscelli, Maddalena Leali e Franco Campegiani per i riscontri e l'aver voluto dare seguito al ricordo di Aminah.
    Prima di tutto il poeta è un uomo, una donna: una voce che cerca altre voci che si aggiungano alla sua.

    Sandro Angelucci

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